L’esercizio dei poteri officiosi da parte del giudice tributario, non può costituire una sanatoria del mancato assolvimento dell’onere probatorio di una delle parti processuali. Pertanto, in attuazione del principio di terzietà di cui all’art. 111 Cost., il giudice tributario può  usare i propri poteri istruttori per integrare gli elementi forniti dalle parti, ma non mai per rimediare al totale difetto di prova da parte dell’amministrazione finanziaria.

Testo sentenza  

 Svolgimento del processo                           

                                                                             

    La Immobiliare  M.M.  di M.R. e C. S.n.c. ricorre per cassazione deducendo

quattro motivi  avverso  la  sentenza  26/27/00  del 4 ottobre 2000 con cui la

Commissione tributaria  regionale  per  il Veneto accoglieva solo parzialmente

l'appello della  contribuente  avverso  la  sentenza  di primo grado che aveva

respinto in   toto   l'impugnazione   della   societa'   avverso  l'avviso  di

accertamento con  cui  l'Ufficio  del registro di Treviso aveva elevato da 352

a 654  milioni  di  lire  il  valore  di  terreni&