"...Sì ai rimborsi alle società per la tassa di iscrizione degli atti societari nel registro delle imprese, giudicata contrastante con il diritto comunitario. L'Agenzia delle Entrate ha deciso di abbandonare i ricorsi e di conformarsi alle decisioni in materia della Corte di giustizia europea e della Cassazione e lo ha reso noto con la circolare 20/E depositata il primo giugno. La circolare informa che "gli uffici provvederanno all'esecuzione dei rimborsi, senza coltivare ulteriormente le controversie in cui sia in discussione il diritto delle societa' al rimborso della tassa di concessione governativa e/o la misura degli interessi relativi". In sostanza le controversie saranno portate avanti solo nel caso di "domande di rimborso presentate oltre il termine di decadenza triennale'. In tutti gli altri casi l'Avvocatura dello Stato dovra' abbandonare il giudizio e gli uffici fiscali dovranno mettere in moto i meccanismi per procedere ai rimborsi. La sentenza della Corte di Giustizia Ue, confermata dalla Corte di Cassazione, rischia di far lievitare i rimborsi e gli arretrati dovuti dallo Stato italiano ad alcune migliaia di società. Le somme da rimborsare variano a seconda del tipo di societa' e del periodo nel corso del quale sono stati effettuati i pagamenti delle tasse in questione. Secondo un calcolo approssimativo si va da una media di circa 15 milioni di vecchie lire (circa 7.750 euro) per una societa' a responsabilita' limitata che debba essere rimborsata per tutto il periodo 1985-1992, ad una media di circa 60-70 milioni sempre di vecchie lire (31-36.000 euro) per una societa' per azioni che vanti crediti relativi allo stesso periodo...." (Da www.aziendalex.kataweb.it) Al link il testo integrale