Contenzioso tributario - Il giudizio di ottemperanza - Articolo di A. Buscema (Tributario)
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Segnalato da FrancoIonadi Euro Approfondimento
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"L'articolo 70 del Dlgs n. 546/1992 delinea un iter procedimentale diverso da quello ordinario previsto per l'impugnativa degli atti. La legittimazione attiva spetta alla parte che vi ha interesse ossia al ricorrente vittorioso nel giudizio di cognizione, ai suoi eredi o aventi causa ai sensi dell'articolo 2909 del codice civile. L'azione surrogatoria è esperibile in tutte quelle fattispecie in cui l'inerzia del debitore (creditore del fisco) possa avere riflessi sulla garanzia, di cui all'articolo 2740 del codice civile. Legittimato passivo del procedimento è lo stesso ufficio nei cui confronti si è formato il giudicato. Il fisco, essendo dotato di poteri autoritativi (iscrizione a ruolo ed esecuzione forzata esattoriale), non ha mai l'interesse ad agire in ottemperanza.
Il ricorso in ottemperanza, esperibile finché dura l'azione di giudicato (10 anni) ex articolo 2953 del codice civile, va preceduto dalla notifica di un atto di messa in mora dell'ufficio inadempiente. Salvo le eccezioni di cui all'articolo 12, deve essere proposto con l'assistenza di un difensore.
Il ricorso in ottemperanza, da indirizzare al presidente della commissione tributaria, deve contenere la sommaria esposizione dei fatti che giustificano il giudizio di ottemperanza;...." Al link il testo dell'articolo completo.
Link: http://www.fiscooggi.it/reader/drvisapi.dll?MIval=
2003-10-08 Segnalato da FrancoIonadi Euro Approfondimento
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