Diritto Tributario

Dal 19.3.2000 la banca dati tributaria doc.

A cura dell'avv. Franco Ionadi e del dott. Spataro



"Avvisi pazzi": breve rassegna stampa sul fenomeno della valanga di estrose richieste che in questi giorni i concessionari della riscossione spedisc


2003-04-17
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Segnalato da FrancoIonadi Euro


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Come se non bastasse la singolare casistica del “fermo amministrativo” dell’autovettura, ecco che sull’Italia del ventunesimo secolo si abbatte (o meglio si rinnova) il tormentone delle “cartelle pazze”
Si tratta, in sintesi, non di cartelle, ma di avvisi che i concessionari della riscossione mandano ai contribuenti per segnalare loro la situazione debitoria in funzione della possibilità di fruire del condono di cui alla Finanziaria 2003.
Così, sfruttando la ghiotta occasione del condono, i voraci concessionari non esitano a inserire negli avvisi carichi tributari risalenti a dieci o quindici anni addietro; tributi per i quali, ad esempio, è maturata la prescrizione oppure per cui si è verificata la decadenza del potere di riscuotere; o anche debiti di soggetti deceduti; o infine importi regolarmente pagati, ma il cui avvenuto pagamento non risulta acquisito agli archivi informatici dei concessionari stessi.
Ci si chiede fino a che punto tale fenomeno è casuale; o se invece invece non sia stato escogitato ad arte in vista del raggiungimento del …massimo profitto. Qualcuno, infatti, dubita di ciò e arriva anche a pensare a una rilevanza penale del comportamento degli esattori.
Per evidenziare la portata del tormentone, riportiamo di seguito una serie di articoli apparsi su diversi organi di stampa.


“ I concessionari ci provano. A riscuotere crediti inesistenti, oppure iscritti in ruoli oramai sepolti per effetto di discarico, prescrizione, annullati dalla legge, e così via. Ci sarebbe, insomma, uno zelo eccessivo da parte dei concessionari della riscossione, che invece di attenersi letteralmente alle disposizioni dell'articolo 12 della legge n. 289/2002 hanno interpretato la norma sentendosi autorizzati a coinvolgere tutti i soggetti debitori, reali o presunti, vivi o morti, risultanti dagli archivi. Il risultato è un'ondata di 5 milioni di avvisi, non tutti inappuntabili.” (Da Italia Oggi 16.4.2003)

“ROMA — Impropriamente, vengono chiamate cartelle pazze. Con più esattezza, si tratta di inviti che molti contribuenti stanno ricevendo, con la proposta di usufruire del condono per una serie di pendenze del passato. Su questa ondata di comunicazioni fiscali è intervenuto Attilio Befera, direttore centrale dell’Agenzia delle Entrate, confermando quanto già dichiarato al Messaggero.
In particolare Befera ha fatto notare come su circa 5 milioni di lettere sarebbero alcune migliaia quelle che contengono errori. Si tratta di inesattezze dovute al fatto che i concessionari, cioè le società private incaricate della riscossione, stanno in pratica svuotando i propri archivi, e quindi a volte spediscono inviti relativi a pagamenti già fatti a suo tempo dal contribuente.
Dunque, ha spiegato Befera, i destinatari degli avvisi hanno due possibilità. Se effettivamente non avevano pagato le cartelle loro inviate negli anni scorsi, possono aderire all’invito, e sfruttare quindi la vantaggiosa possibilità di versare solo il 25 per cento del dovuto. Se invece ritengono di essere in regola, non devono fare assolutamente nulla e possono ignorare la missiva. La quale - è bene ricordarlo - non proviene dall’amministrazione fiscale in quanto tale, ma dai concessionari.
Una situazione particolare è quella dei contribuenti deceduti. In questo caso - ha precisato Befera - «è opportuno che l'erede verifichi la situazione del deceduto e eventualmente concordi la posizione, se l'erede vuole usufruire del condono può comunque farlo».
Resta il fatto che questi recapiti rappresentano un elemento di confusione per il contribuente, visto che spesso i concessionari non specificano nella lettera a quale cartella e a quale debito si riferisca l’invito. Per cui c’è anche un sovraccarico di lavoro per i commercialisti, in queste settimane già impegnati nelle pratiche del condono, che riguarda non solo le cartelle esattoriali ma praticamente quasi tutte le imposte esistenti in Italia.
I professionisti de


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2003-04-17 Segnalato da FrancoIonadi Euro








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