Nell'opposizione di terzo avverso l'esecuzione mobiliare dell'esattore delle
imposte, la prova della appartenenza del bene e' soggetta alle limitazioni
di cui all'art. 65 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 602, il quale - nel testo
anteriore alle modificazioni introdotte dal D.Lgs. 26 febbraio 1999, n. 46 -
esige l'atto pubblico, la sentenza passata in giudicato o la scrittura
privata autenticata (di data certa anteriore a quella di consegna del
ruolo); pertanto, detta prova non puo' essere offerta mediante la produzione
delle matrici degli assegni che sarebbero stati consegnati per l'acquisto
dei peni pignorati.


Fatto - l. A. C. ed A. A., con ricorso al pretore di Potenza dell'11
giugno 1997, hanno proposto opposizione all'espropriazione mobiliare
promossa dalla S.p.a S.E.M. (Societa' Esattorie Meridionali) con atto di
pignoramento eseguito il 6 giugno 1997 presso l'abitazione del debitore M.
M..
Le opponenti hanno dedotto che i beni pignorati erano stati acquistati
da A. C. il 15 febbraio 1997 e che si trovavano nell'abitazione di M. M.,
perche' dati in comodato a A. A., moglie convivente di M. M..
2. Il pretore ha dichiarato improponibile l'opposizione proposta da A.
A. ed ha accolto quella proposta da A. C..
3. La decisione, impugnata dalla S.E.M., e' stata riformata dal
tribunale di Potenza con sentenza del 16 dicembre 1999, che ha rigettato
anche l'opposizione proposta da A. C.. Il tribunale ha ritenuto che
nell'esecuzione esattoriale la prova della proprieta' dei beni da parte del
terzo non poteva essere data invocando il semplice affidamento dei beni al
debitore esecutato.
4. Per la cassazione della sentenza A. C. ha proposto ricorso.
Resiste con controricorso la S.p.a. S.E.M..

Diritto - 1. Con l'unico complesso motivo del ricorso, denunciando
violazione di legge e difetto di motivazione, la ricorrente sostiene che la
sentenza impugnata e' incorsa nell'errore di diritto di ritenere che essa
poteva essere assoggettata all'esecuzione forzata, nonostante avesse
acquistato i beni pignorati da soggetto estraneo al debitore d'imposta.
Nella tesi esposta M.M., che era rimasto estraneo all'atto di vendita, si
trovava in regime di separazione dei beni con la moglie A. A..
Il ricorso e' rigettato con le considerazioni di seguito indicate.
2. La fattispecie che si sta esaminando e' regolata dalla disposizione
contenuta nel comma 2 dell'art. 65 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, nel
testo anteriore alle modifiche apportatevi dal D.Lgs. 26 febbraio 1999, n.
46.
La norma anteriore stabiliva che "l'ufficiale esattoriale deve astenersi
dal pignoramento o desistere dal procedimento quando sia dimostrato che i
beni appartengono a persone diverse dal debitore o dai soggetti indicati
dall'art. 52, lettera b), in virtu' di titolo di data anteriore a quella di
consegna del ruolo all'esattore. Tale dimostrazione puo' essere offerta
soltanto mediante esibizione di atti pubblici o scritture private
autenticate di data certa anteriore a quella di consegna del ruolo
all'esattore ovvero di sentenze passate in giudicato, pronunciate su domande
proposte anteriormente alla data stessa".
3. Questa Corte si e' gia' pronunciata sulla questione sollevata c