"Una secca smentita al Fisco da parte della Corte Suprema di Cassazione riguardo i limiti temporali previsti dalla legge per emendare la dichiarazione dei redditi da errori commessi a proprio sfavore – ossia a favore del Fisco.

Come molto spesso accade, infatti, la legge prevede una notevole disparità di trattamento, sancendo che gli errori a favore del Fisco possono essere rimediati entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi mentre per gli errori da rimediare a favore del contribuente – che ripristinano dunque un corretto reddito di importo minore a quanto dichiarato originariamente – si avrebbe tempo solo entro il termine di presentazione della dichiarazione dell’anno successivo a quello della dichiarazione errata.

La Suprema Corte, con la recente sentenza 25 ottobre 2002, n. 15063, ha affermato come la dichiarazione dei redditi è, in linea di principio, emendabile e ritrattabile, quando dalla stessa possa derivare l’assoggettamento del contribuente a oneri contributivi diversi e più gravosi di quelli che, per legge, devono restare a suo carico...." (Da www.miaeconomia.it)