Con l’entrata in vigore del D. Lgs. N. 472/97 è stata ridisegnata la diciplina delle misure cautelari in campo amministrativo tributario. La circolare si sofferma su talune istruzioni operative, sulla scorta di un raffronto tra la normativa previgente e quella attuale, anche alla luce della giurisprudenza formatasi in materia.
Viene intanto ribadita la interpretazione estensiva dell’ambito oggettivo di operatività della misura, nel senso che esse possono essere richieste non solo in relazione all’entità della sanzione, ma anche in rapporto al tributo dovuto in conseguenza dell’accertamento della sanzione.
Sotto il profilo soggettivo, risulta ampliata la rosa dei soggetti nei confronti dei quali è possibile avanzare la richiesta e che comprende: la persona fisica che ha commesso la violazione; gli altri soggetti che hanno concorso alla violazione; l'autore mediato; il responsabile solidale; il cessionario d'azienda; la società o ente risultante dalla trasformazione, fusione e scissione.
Vuiene ribadito, con riguardo ai presupposti, che le misure cautelari possono essere richieste solo in presenza de “fumus” e del “periculum”, secondo i principi generali, e che l’ammontare del credito non ha rilevaza autonoma, ma deve essere valutato in rapporto alla consistenza patrimoniale e finanziaria del soggetto.
Particolari istruzioni vengono dettate poi ai fini della valutazione dell’indice di solvibilità e al rapporto di indebitamento.