La Cassazione ribadisce il principio già affermano in una precedente pronuncia, sulla natura interpretativa dell'art. 14 del T.U. n. 917/86 e sulla sua conseguente applicazione retroattiva. Pertanto viene ribadito l'ulteriore principio della assoggettabilità a tassazione di quei proventi, derivanti da fatti illeciti, se non già sottoposti a sequestro o a confisca. Ma l'elemento di novità è costituito dal principio, affermato in sentenza, per cui non sempre la sottrazione della disponibilità di un bene conseguente a un provvedimento di sequestro, esclude la sua inclusione nella base imponibile, in quanto un bene fungibile come il danaro può rappresentare oggetto di godimento anche quando chi lo ha percepito abbia subito un provvedimento di sequestro dell'intero patrimonio..