"...Secondo la commissione tributaria di Parma l'assenza del fattore capitale e del fattore lavoro, oltre a quello apportato dai due soci parrucchieri, comporta la "morte" dell'attività in assenza dell'opera svolta dai soci stessi che fa venire meno l'autonomia dell'organizzazione, necessaria per far "scattare" il presupposto dell'imposta ai sensi dell'articolo 2 del D.Lgs n. 446/1997 così come interpretato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 156/2001.

Secondo l'autore del breve scritto tale affermazione, applicata nelle ipotesi di società o comunque nell'ambito del reddito d'impresa, lascia spazio per affermare che può esserci spazio per l'esistenza di attività d'impresa non dotate di autonoma organizzazione.

Per una completa analisi delle altre sentenze dei giudici di merito fin qui emanate in materia di Irap si rinvia a Saverio Fossati "Imposta regionale - A Parma il giudice tributario dà ragione a un agente di commercio e a un'impresa - Irap, i rimborsi alzano il tiro - Esclusione sempre più ampia per chi non ha un'autonoma organizzazione", in Il sole 24 ore di martedì 20 novembre 2001, pag. 25..."

Spunti critici di Claudio Carpenteri in diritto.it, al link