La guerra preventiva di Moggi e i contratti stravolti

Alle Jene il primo procuratore sportivo d'Italia, oggi ritirato a vita beata a Montercarlo, tempi da 10% di provvigioni a sentirlo, costui dicevamo afferma: ringraziamo l'uomo nero che ha fatto venire fuori il caso. A domanda della Jena di turno chi sia l'uomo nero, la risposta resta ben chiusa in bocca. Non c'e' che dire: la dietrologia, l'ipocrisia e lo sconforto domineranno a lungo. Moggi dichiara di aver fatto quello che ha fatto per non essere lui vittima. E quindi ha dovuto difendersi preventivamente. Sembra di sentire Bush con l'Iraq. Ma il bello deve venire. Quanti volevano rimettere in discussione gli stipendi dei calciatori ? Quanti volevano ridiscutere i diritti televisivi ? Ed emerge che il mercato della Juve occupava il 50% del mercato (?!), che l'antitrust indagava la Gea, che i calciatori avevano paura a lasciare la Gea. La ridiscussione dei contratti e' tema serio invece. Si tratta di apprezzare coloro che hanno previsto di pagare alle condizioni di mercato di allora, descritto nei contratti, e dichiarato come motivo di risoluzione in mancanza. Un po' come le sponsorizzazioni ... cosmetiche delle modelle che devono essere di specchiata moralità. L'unico specchio che mi viene in mente ora e' quello di Biancaneve. Ma quello rischiava di andare in fruntumi ogni giorno perche' diceva solo la verità ...