Convivenza tra sci tradizionale e snowboard. Lo snowboard (cosiddetto “surf sulla neve”) è una disciplina che sfrutta particolari traiettorie (tra le quali l’attraversamento diagonale della pista), spesso incompatibili con quelle dei classici sciatori. Tale convivenza può, quindi, presentare per le diverse categorie degli atleti presenti in pista pericoli maggiori, difficilmente prevedibili. Piste separate. Da più parti, per risolvere i rischi connessi alla convivenza suindicata, si sbandiera la necessità di allestire piste separate e percorsi alternativi per snowbordisti e sciatori; tale soluzione non ha, però, incontrato i favori dei gestori degli impianti di risalita, i quali hanno proposto una soluzione intermedia rappresentata dalla creazione dei cosiddetti “snowparks” (aree attrezzate ad effettuare le evoluzioni per i più esigenti amanti della “tavola”). Per la verità, alcuni snowparks sono già presenti nel nostro Paese (in particolare in Trentino e in Friuli), seppure in numero certamente assai limitato rispetto ad altre Nazioni europee (si pensi ad esempio all’Austria dove tali aree sono diffusissime e consentono di effettuare “jump”, “”half pipe”, “border cross”, ecc.). Legislazione in materia italiana e straniera. In Italia non è stata ancora approvato un testo normativo sulla sicurezza delle piste, o meglio, giacciono da qualche tempo in Parlamento ben tre progetti di legge in tal senso…(chissà se i nostri politici riusciranno finalmente a dare attuazione ad una materia così urgente, scottante ed importante). Per colmare questo vuoto legislativo, in Val d’Aosta (e Trentino) è stata promulgata fin dal 1992 una legge regionale che regolamenta i comportamenti degli utenti delle piste e commina ai trasgressori – con l’ausilio di agenti appartenenti a Polizia, Carabinieri e Corpo Forestale, addetti alla sorveglianza delle piste – sanzioni salatissime che vanno dai 150 agli 800 euro. Tra le esperienze straniere più rilevanti merita una citazione quella americana: in qualche Stato U.S.A., infatti, attualmente esistono piste separate e degli “ski-patrols” (“pattuglie dello sci”) pronti a ritirare ski-pass ed a sanzionare gli indisciplinati. Scontro tra atleti sulle piste e responsabilità. Al fine di individuare la responsabilità dell’evento lesivo è necessario confrontare il comportamento tenuto dagli sciatori – eccessiva velocità, sorpassi azzardati, incauto attraversamento della pista, ecc. –, secondo quanto disposto dal codice della FISI (Federazione Internazionale di Sci), con le condizioni dei luoghi – segnaletica presente, stato di innevamento, ostacoli posti sul tracciato, ecc. –. Una volta effettuato tale rilievo ed accertato che è possibile imputare, con ogni mezzo di prova sia testimoniale che documentale, la responsabilità dell’accaduto all’uno o all’altro atleta o agli stessi in misura concorsuale, o anche al gestore degli impianti, il danneggiato potrà tutelarsi con una azione di risarcimento del danno per fatto illecito ex art. 2043 c.c.-