Diritto sportivo Dal 22.1.2004 La Banca Dati Normativa e Giurisprudenziale dell'avv. Alberto Foggia
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"Sono pronta a sfidare i limiti. La storia li pone, gli uomini devono superarsi per generare altri ostacoli che puntualmente verranno abbattuti. E' lo sport, come la vita". - Valentina Vezzali

      

Sport per tutti

2003-10-03  NEW: Appunta - Stampa · modifica · cancella · pdf
      

Attività giovanile; Attività amatoriale; Attività per anziani; Attività per disabili; Attività sportiva delle Comunità estere; Attività sportiva per gli extra-comunitari; Attività sportiva per i soggetti a rischio; Attività per gli sport estremi

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SPORT PER TUTTI

Con questo titolo il CONI ha recentemente voluto rilanciare la necessità di una politica organica e costruttiva della pratica sportiva verso tutta la popolazione. Un progetto ambizioso, ma necessario, per poter coordinare progetti e iniziative in favore di un'attività sportiva rilevante sul piano educativo e sociale. Un'attività che sta crescendo di giorno in giorno, ma ancora senza organicità, attraverso il Comitato "Sport per tutti", costituito con delibera del CONI. Del Comitato fanno parte rappresentanti delle Regioni e delle Federazioni sportive, ma un ruolo importante è svolto dalla presenza degli Enti di promozione, i quali debbono trovare in questo ambito una loro logica collocazione operativa. Sarà però necessario che il Comitato venga, dal punto di vista legislativo, riconosciuto come una struttura ufficiale.

Per una realizzazione dello "Sport per tutti" ci sono inoltre varie problematiche, legate ognuna al tipo d'attività sportiva e al tipo d'individui che ne sono coinvolti e che hanno in comune un aspetto fondamentale: quello di voler fare sport per il piacere di farlo e per migliorare il proprio fisico.

Resta sempre il problema organizzativo. Quale compito ha il CONI? Quale gli Enti di promozione? Quale le Regioni? L'enigma è da sciogliere al più presto.

Speriamo che l'auspicato riconoscimento costituzionale del diritto allo sport affretti la soluzione del problema.

1) Attività giovanile

L'attività sportiva giovanile, svolta nelle Federazioni sportive o nei Giochi della gioventù e Campionati studenteschi, rappresenta sicuramente un'attività agonistica e, pertanto, ampiamente selettiva. Esiste una gran massa di giovani che non trovano il loro spazio nelle attività predette, e che comunque vogliono fare sport e, quindi, debbono trovare nell'ambito dello "Sport per tutti" una loro collocazione. In tal senso acquistano particolare valore i Centri sportivi comunali o Centri d'avviamento sportivo, organizzati dalle Società e dagli Enti di promozione, in cui i giovani possono partecipare, adeguatamente assistiti da tecnici opportunamente preposti che gli consentono, anche, di variare le discipline sportive, dando più spazio a un'azione ludica invece che competitiva.

2) Attività amatoriale

Con questo termine si definisce l'attività svolta dagli adulti senza un particolare impegno, sia saltuariamente che in continuità, non solo per occupare il tempo libero, ma per il piacere di svolgere un'attività fisica insieme agli amici. È un impegno sociale che non può, e non deve, trovare spazi operativi nell'ambito delle Federazioni sportive, ma deve essere compito primario degli Enti di promozione sportiva, i quali, per le loro caratteristiche associative, devono gestire quest'esigenza.

3) Attività per anziani

Con l'invecchiamento della società sorge il problema dell'occupazione del tempo libero, specie nei soggetti che hanno per anni trascorso una vita attiva e propositiva.

Questa società che va verso il 2000 non si è ancora posta il problema, ma è opportuno incominciare a darsi strutture per il tempo libero, con un'adeguata assistenza per l'attività motoria, quanto mai opportuna, e coinvolgere nella struttura una finalizzata assistenza medica di supporto. Inoltre l'impiego sportivo, che può essere richiesto al pensionato, è anche quello di collaborare nelle varie strutture operative come dirigenti, animatori, giudici, arbitri etc. poiché sono persone ancora in grado di dare un apporto costruttivo alla vita del nostro Paese.

4) Attività per disabili

È da tutti ritenuto fondamentale, per una migliore qualità della vita dei disabili, l'impegno sportivo. Impegno che deve coinvolgere tutti, e non soltanto quelli che possono trovare uno spazio in un'attività agonistica. La Federazione sportiva riconosciuta dal CONI non può operare ad ampio raggio e raccogliere le sollecitazioni umane e sociali che quest'impegno racchiude.

C'è bisogno di altre forze che operino in questo settore, forze sportive ma anche impegnate in un'attività sociale con una preparazione tecnica e medica specifica. Inutile sottolineare l'esigenza di spazi adeguati, in grado di consentire una libertà di movimenti che ancora oggi, in molte strutture pubbliche, non esistono.

Non può essere solo un impegno del mondo sportivo, ma il tutto deve far parte di una politica sociale di più ampie visioni, al centro delle quali si troveranno in primo piano le forze sportive.

5) Attività sportiva delle Comunità estere

Il CONI ha sempre favorito la partecipazione, non solo sotto l'aspetto sportivo, dei giovani che fanno parte di comunità di italiani che vivono all'estero, organizzando manifestazioni, inviando aiuti e facendo partecipare i migliori ai Giochi della gioventù.

È sicuramente molto impegnativo, non solo organizzativamente, ma anche economicamente, dare impulso a queste forme di attività, con il coinvolgimento del Ministero degli affari esteri e con l'aiuto degli Enti di promozione sportiva, alcuni dei quali già presenti in altre comunità, per realizzare altre iniziative che possono rinsaldare l'amore per la Patria fra chi trova le proprie radici nel nostro Paese.

6) Attività sportiva per gli extra-comunitari

Anche questa realtà deve trovare adeguati provvedimenti nell'ambito dello "Sport per tutti", in quanto anche queste persone, che trovano ufficialmente ospitalità nelle nostre città, possano, forti del concetto del diritto per tutti a svolgere attività sportiva, avere la possibilità di praticare la disciplina che gli è più congeniale o che hanno praticato nel loro Paese.

Esistono due realtà: quelli che possono svolgere attività ad alto livello e che debbono trovare facilmente l'inserimento nelle Società sportive e nell'attività delle Federazioni sportive, e quelli che, a titolo ricreativo, possono organizzarsi per praticare le discipline sportive più adeguate per occupare il loro tempo libero. Quest'ultimo aspetto è molto importante per facilitare sia il loro inserimento nella nostra società, sia per allontanarli dai rischi di emarginazione o di coinvolgimento in attività illegali.

7) Attività sportiva per i soggetti a rischio

Un altro campo di azione dove gli Enti di promozione e gli Enti locali debbono trovare una collaborazione per un impegno sociale che va oltre i valori dello sport. Ci si riferisce, in modo particolare, alle attività sportive che possono organicamente svilupparsi nell'ambito delle case penitenziarie, nel recupero di tossicodipendenti, nelle zone dove esiste una forte microcriminalità giovanile. Sono situazioni dove una sana attività sportiva può avere risultati educativi e di recupero dell'individuo di notevole successo, ma per le quali è necessario un impegno costante e personale adeguatamente preparato.

Il CONI può dare solo un apporto tecnico, ma l'impegno maggiore resta nell'azione degli Enti di promozione e nelle strutture statali e comunali che già operano in quest'ambito.

8) Attività per gli sport estremi

Da qualche anno si svolgono, con sempre crescente partecipazione, attività legate alla pratica sportiva con un impegno fisico ai limiti delle possibilità umane. Sono iniziative che non possono essere lasciate alla singola iniziativa, ma nell'ambito dello "Sport per tutti" debbono trovare uno spazio organico e funzionale che ne garantisca la validità. Sono necessari controlli medici preventivi e anche una preparazione fisica adeguata, seguita da tecnici esperti.

Ma, soprattutto, è necessaria una legislazione chiara che eviti, per esempio, l'inibizione da parte delle forze dell'ordine di pratiche sportive particolari e che chiarisca con precisione i limiti, tecnici e fisici, necessari per la pratica di certe discipline.

2003-10-03 - Fonte: Ufficio Sport AN - Avv. Andriani

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