Leggiamo con piacere che Diadora con la Roma calcio firmano un contratto di sponsorizzazione che richiede un "calcio pulito", senza doping o altro.
E' la dimostrazione che la lotta al doping puo' essere condotta anche dai pubblicitari, categoria che piu' di tutte richiede di trasmettere valori e segnali positivi.
Nel mondo della pubblicita' tali accordi non sono infrequenti. Si tratta, secondo alcuni, di clausole risolutive espresse, salvo addirittura non prevedano penali o criteri oggettivi di determinazione dei danni. Condizione risolutiva automatica o previa messa in mora: ricordiamo che l'immagine negativa, fondata o meno, e' sufficiente per il pubblicitario per rompere quel rapporto che deve trasmettere positivita'.
Ce lo immaginiamo un mondo dello sport vincolato alla lotta al doping anche grazie agli sponsor ?
Dimostrazione, una volta di piu', che il contratto e' la legge tra le parti, ma sempre piu' spesso con effetti per i terzi.
Spataro
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2003-06-30 - Fonte: StudioSpataro
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