E' il 21' del secondo tempo di Pisa-Cesena (semifinale dei play-off di C1) quando la squadra neroazzurra si porta in vantaggio per 1-0 (risultato che decreterĂ la vittoria finale), su rigore di Ambrosi.
Improvvisamente un tifoso del Cesena (si apprende, poi, che era in stato di ubriachezza) scavalca la recinzione della curva sud e fa invasione di campo: alcuni poliziotti tentano di bloccarlo e ci riescono, ma almeno cinque calciatori cesenati tentano – spintonandoli –, di sottrarre il supporter (o presunto tale) all'arresto, e due di loro addirittura colpiscono due agenti di Polizia; si innesca, così, un assurdo parapiglia sia in campo che sugli spalti occupati dai tifosi ospiti.
Ma non è finita qui: un sesto calciatore (sempre) bianconero, mentre scende le scale che portano agli spogliatoi, colpisce con una gomitata un altro agente di Polizia.
Il bilancio di appena cinque minuti di pura follia è, quindi, di un tifoso arrestato per invasione di campo, lesione e resistenza a Pubblico ufficiale, di due agenti di Polizia finiti all'ospedale con una prognosi di cinque giorni e di sei giocatori del Cesena passibili di denuncia per violenza e resistenza a Pubblico ufficiale (nelle prossime ore la Digos visionerà attentamente i filmati degli scontri).
Non sono state date spiegazioni sul perche' il Giudice Sportivo ha ritenuto di non prendere provvedimenti a seguito di episodi di violenza tanto evidenti, limitandosi a sanzionare la soc. cesenate con 2.000,00 euro di multa perché l’invasione di campo del tifoso romagnolo “avrebbe rischiato di scatenare incidenti fra tesserati”. A mio avviso, invece, andava applicato anche l’art. 14 del Codice di Giustizia Sportiva, in forza del quale i giocatori cesenati coinvolti meritavano una squalifica per una o più giornate.
Per non parlare poi delle reazioni di quotidiani e telegiornali autorevoli, che hanno minimizzato l’accaduto ed addirittura colpevolizzato le forze di Polizia; qualcuno poi non si lamenti se tali atteggiamenti generano ulteriori violenze!
Episodi analoghi a quello menzionato, seppure (fortunatamente) molto rari, si sono già in passato verificati: si pensi al caso che vide protagonista il calciatore croato Boban, il quale durante la partita Dinamo-Stella Rossa del 1990, assalì degli agenti di polizia serbi, o al più recente del 2001 avvenuto all’Olimpico di Roma alla fine della partita Roma-Galatasaray. In quella occasione alcuni giocatori turchi ingaggiarono un furibondo corpo a corpo con i poliziotti presenti, provocando il ferimento di almeno quindici di loro.
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