Riconosce di aver preso sostanze, ma solo per tanta passione per il suo sport. E le regole contro il doping dovrebbero essere uguali per tutto lo sport: non piu' controlli per alcuni e meno per altri. Non indagini di nascosto che mettono a nudo tutto di te, anche i momenti di intimita' in albergo. Ancora oggi vedevo su Rai 3 il caso Tortora. Caso di innocente, in quel caso. Era una persona per bene, che e' riuscita ad ottenere in vita l'assoluzione, perdendo la salute. Tortora denunciava la cultura della demonizzazione dell'indagato. Nulla di nuovo, oggi. Pantani non solo e' stato riconosciuto colpevole, ma e' anche stato distrutto come uomo. A nulla vale la funzione rieducativa del carcere se al carcere si arriva gia' distrutti come uomini. E nei casi Parmalat e Cirio ci sono altri uomini. Si vedra' se criminali, ma restano uomini, anche e soprattutto nonostante tutto. Grazie Marco. Che possa essere sereno. Continueremo nella lotta-prevenzione contro il doping. Ma prima di tutto gli sportivi veri, amatoriali o professionisti, abbiano il coraggio di denunciare chi li consiglia o obbliga a prendere sostanze. Sara' una bella battaglia, questa si', sportiva. Spataro