Deontologia | 2011-11-05 · NEW: Appunta · Stampa · modifica · cancella · pdf |
La deontologia non esiste |
Per avvocati che, come me, amano la professione spendendoci grande passione e tanto tempo – talvolta anche sacrificando gli affetti familiari –, è spiacevole constatare sempre di più che nel nostro settore regna troppo spesso indisturbata la scorrettezza di alcuni colleghi (anche se il termine non mi piace molto) disposti a tutto pur di fare cassa. Ed i Consigli degli Ordini che fanno? Ti aspetti sanzioni esemplari e invece poco o niente. Ci sono avvocati contro i quali vengono fatti esposti a raffica, eppure li vedi sempre beati e sereni per i corridoi e le aule dei Tribunali; alcuni di essi hanno addirittura più cause personali che quelle dei clienti … non sarà un caso?! Certamente alcun effetto deflattivo possono avere i crediti di formazione sulla deontologia. Anche gli avvocati scorretti frequentano tali corsi di formazione, ma solo per maturare il credito necessario alla prosecuzione di una attività professionale poco trasparente. Ma veniamo al caso pratico (anziché di mala giustizia) di “mala correttezza”. Il legale rappresentante di una società contatta telefonicamente il proprio legale di fiducia per riferirgli che due avvocati si sono presentati da lui per proporgli – parole testuali – un accordo che non poteva rifiutare, ovvero passare loro tutte le pratiche aziendali dietro riconoscimento di una ottima percentuale (da concordare, ma comunque non inferiore al 15-20%) sui proventi professionali ricavati dalle posizioni andate a buon fine. Ciò, ovviamente, nonostante che il cliente avesse loro fatto presente (per come lo stesso cliente ha assunto) che già si avvaleva (ed avvale) dell'opera professionale di altro avvocato. Ma i due – con i quali peraltro il legale, appartenente allo stesso Foro, aveva sempre avuto rapporti di cordialità (ora non più) – non demordono e la scena si ripete almeno altre due volte, finchè il cliente, assillato da tali professionisti, affida loro alcune pratiche aziendali. Ebbene, questo è un tipico esempio di avvocati che contribuiscono a far scadere una professione già di per sé in crisi d’identità. Alberto Foggia
Testo del 2011-11-05 - Fonte: Proc. Civile
|