Big Data

I Big Data sono grandi quantita' di dati. Attenzione: enormi quantita', di solito superiori alla possibilita' di immaginarne quanti.

In una visione cosi' ampia c'e' un problema di qualita' dei dati e di valore di tali dati.

La qualita' dei dati e' fondamentale, come lo e' il contesto spaziale e temporale in cui i dati nascono.

Il valore dipende dai pattern, dalle interrelazioni che gli uomini (e le macchine) sapranno individuare.

Per questo i Big Data sono estranei ad una specifica finalita' di trattamento. Potranno essere usati per ogni motivo.

Sul tema che riguarda la sovranita' degli stati e i diritti dei singoli ci sono molti studi e molte paure da parte dei piu' esperti.

Tuttavia quello che si registra gia' ora e' una totale incapacita' di valutare correttamente la qualita' dei dati, utilizzando criteri piu' statistiche che culturali per associarli e ottenere informazioni che portano uno sviluppo umano.

Al momento e' piu' facile finire negli archivi della NSA e vedere un tweet catalogato in modo sbagliato secondo criteri validi in nuovi contesti, ma non in quelli in cui il dato e' stato prodotto e raccolto.

E, fondamentalmente, nessuno si aspetta di cercare elenchi di persone per perseguitarle, come avvenne nella seconda guerra mondiale. Ma credo che ci saranno ancora guerre, ma non ci sono strumenti per le persone per difendersi.

Un tema rilevante e' l'anonimato in rete, o l'identificazione. Facile associare dati da un indirizzo ip associato ad una posizione e ad una connessione, ma le connessioni sono sempre piu' condivise. Chi verra' ritenuto Responsabile di qualcosa che non ha mai nemmeno pensato ?

Nel video l'intervento di Buttarelli sui big data, in inglese.