Appello di Padre Biagio: e' onesto, lavora, ma e' povero e indifeso. No all'espulsione. #noninmionome - Civile.it
Lo abbraccia e non lo molla. Non ha senso questo decreto sicurezza che impedisce di avere persone oneste tra di noi.

da Padre Biagio - 2019-04-30

“Una grande ingiustizia si sta compiendo nei confronti di un carissimo fratello della Missione.

Si chiama Paul, vive in Missione da oltre 10 anni e ha sempre vissuto con grande spirito di servizio, di generosità e di onestà”. Lo fanno sapere in una nota in una nota i volontari della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte.

“In Africa, nel suo paese di origine, era un idraulico e a Palermo ha donato il suo servizio a tutti i fratelli della Missione – prosegue -. Ha riparato impianti idraulici abbandonati all’incuria da decenni, ha aiutato tanti fratelli italiani e stranieri che dormivano per strada. Ha riparato i bagni della grande casa che è la Missione. Si è reso sempre amico di tutti. Adesso un provvedimento che non capiamo vorrebbe espellerlo dall’Italia. Fratel Biagio con una sofferenza grande si è messo accanto a Paul e non vuole lasciarlo neanche un momento.

Paul è stato invitato a mettere la firma in polizia a Brancaccio come uno che ha commesso un reato. Fratel Biagio gli starà accanto a tutti i costi. Fratel Biagio stamattina si è sistemato in un luogo molto significativo per tutti noi palermitani a causa di un martirio. Si trova a Brancaccio nel luogo dove è stato ucciso il Beato Pino Puglisi e da lì sta lanciando un appello disperato perché si possa aiutare Paul. Non mangerà, preghera’, non si muoverà da li finché non si farà giustizia verso Paul”.

Ecco il messaggio scritto fra le lacrime stanotte da Fratel Biagio:

“Fratel Biagio ferito nel più profondo del cuore si rivolge alle autorità italiane affinché mi liberino Paul non lo ammanettate! non lo arrestate! non lo rimpatriate!

Attenzione! Non è un delinquente. È un disperato.

In 10 anni di permanenza nell’Italia non ha mai commesso un reato. È una persona giusta. Non potete condannare un giusto.

Questa ingiustizia ritornerà male per tutta la nostra società. Lancio un disperato appello.

Chiedo aiuto al nostro Papa Francesco
Chiedo aiuto al nostro presidente della Repubblica
Chiedo aiuto al nostro sindaco di Palermo
Chiedo aiuto ai sindaci d’Italia
Chiedo aiuto al Presidente della Regione
Chiedo aiuto a tutte le regioni d’Italia
Chiedo aiuto al prefetto di Palermo e al giudice di pace
Chiedo aiuto al questore di Palermo
Chiedo aiuto al nostro vescovo di Palermo e a tutti i vescovi
Chiedo Aiuto alle parrocchie e a tutti i sacerdoti
Chiedo Aiuto alle missioni e alle associazioni
Chuefo aiuto a tutti i cittadini italiani
Chiedo aiuto a tutti i popoli”.


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Mi perdoni padre Biagio.

Ecco la famiglia disgraziata di Giorgio Gaber. Sempre Giorgio. Quanto manchi.

Il bel paese sorridente
dove si specula allegramente 
sulle disgrazie della gente.

Come ti chiami da dove chiami 
stiam diventando tutti scemi

pronto pronto pronto 
stiam diventando tutti coglioni

pronto pronto pronto 
con Berlusconi o con la RAI.

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