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"Alla fine diventerai quello che tutti pensano tu sia" - Caio Giulio Cesare



Mafie    

Francesca Morvillo, La scorta e Falcone

23 maggio 1992. 27 anni dopo
23.05.2019 - pag. 94568 print in pdf print on web

R

Ricordo bene quel pomeriggio.

Ricordo bene quei mesi.

Per me non sono mai ricordi. Sono fatti vivi, di ieri. Una presenza che insegna.

Cambiò la nazione.

Anche allora qualcuno pensò di poter spaventare una nazione.

Ma una nazione che pensa non può essere fermata. Può essere rallentata, ma poi il pensiero vince sempre. A dispetto delle paure.

Magari non subito. Ci mette del tempo. A volte a bisogno di qualche altro aiuto.

Oggi penso alla moglie di Falcone. Sapeva chi era e cosa faceva. E' morta con lui. La scorta è morta con lui. Tutti per amore e per onestà del proprio impegno sociale e personale.

Sarebbero aggettivi triti e ritriti se non fossero per lui.

Loro hanno sofferto quanto lui. Forse di piu'. Ma non hanno rinunciato.

Di Francesca non ci sono scritti. Ci sono libri, murales e scuole a lei dedicati.

Che non è poco "per chi ha fatto" per tutta la vita, pur senza parlare.

Nell'audio:

"In occasione del 25° anniversario della strage di Capaci, viene ricordato il sacrificio del Giudice Francesca Morvillo, uccisa nell'agguato del 1992 insieme al marito Giovanni Falcone.

"Alla cerimonia prendono parte il Procuratore Alfredo Morvillo, l'Assessore dei Beni Culturali Carlo Vermiglio, il Dirigente Generale del Dipartimento Gaetano Pennino, il Direttore del Polo Regionale di Palermo per i Parchi e i Musei archeologici Francesca Spatafora.

"Alla Professoressa Paola Maggio dell'Università di Palermo è affidato il compito di delineare il profilo di Francesca Morvillo come donna e come magistrato."


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