Segui via: Newsletter - Telegram
 

"“Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili." - Giovanni Falcone



Mattarella    

Mattarella: basta ai decreti approvati senza testo finale

Lo abbiamo denunciato da tempo. Forse dovremmo fare il presidente della Repubblica
17.04.2019 - pag. 94508 print in pdf print on web

E

Essere prudenti come un Presidente della Repubblica non è come essere prudenti da giudici.

Se ne è accorto Mattarella che, per non essere strattonato continuamente, sta dando fiducia agli impegni verbali.

Non è così nella politica attuale, fatta di campagna elettorale permanente.

Chi si lamentava di 80 euro regalati a pioggia non osa lamentarsi di un reddito di cittadinanza dato diffusamente senza nemmeno fare delle prove prima di applicarlo a tutta Italia. Un altro regalo elettorale.

Ma qui Mattarella ha giustamente perso la pazienza.

E' inaccettabile dichiarare alla stampa criteri, principi, metodi, regole, tutto in linguaggio giornalistico, commentato, ricommentato, approfondito, approfondendo un testo un che ... non c'e'.

Deve proprio essere ancora scritto. Le lobby adorano questo metodo.

Non è qualcosa di nuovo, nè tutto italiano.

Chi studia la privacy si chiede di cosa stanno discutendo gli interpreti che oggi parlano di eprivacy. Non c'è un testo definitivo. Su contestazione dicono che i testi preparatori aiutano a informarsi.

Ne ho parlato su Linkedin con chi non mi conosce.

E si congratula per la mia attenzione a voler leggere il testo definitivo ma, io, il poverino, non posso capire che i testi preparatori (in discussione) quanto siano utili a capire il testo definitivo.

Peccato che abbia una laurea in legge e se provassi a interpretare una legge partendo dalle bozze preparatorie, senza aver prima individuato una imprecisione nel testo finale, non varrebbe a nulla.

Si parte dal testo finale. Quello ufficiale, approvato.

Ora Mattarella chiede che i testi dei decreti annunciati arrivino sul suo tavolo.

Timidamente, ancora una volta, vorrei dire che la lacuna è all'origine.

Votare un testo che non c'è ha un ben preciso significato nel procedimento di formazione delle leggi così come degli atti di un qualsiasi amministratore pubblico.

Avremo un testo non validamente formatosi. Forse è per questo che Mattarella chiede di tornare in Consiglio e rivotarli ?

Ops.


Condividi su Facebook

17.04.2019 Spataro

Spataro

Segui le novità di Civile.it via Telegram oppure via email: (gratis Info privacy)

    






"“Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni non le parole. Se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi e irreprensibili." - Giovanni Falcone








innovare l'informatica e il diritto


per la pace