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"Senza l'amore la vita sarebbe un errore" - Nietzsche



Educazione    

La responsabilita' dei genitori nell'educazione scolastica.

Rispetto. Liberta'. Parole importanti alle quali devono seguire i fatti. Invece sono usate per giustificare.
19.01.2017 - pag. 92655 print in pdf print on web

M

Mi sono ripromesso di non esprimere il mio pensiero su tante cose.

Ma su alcune mi riservo ancora di parlare, come l'immigrazione, la poverta', i figli.

Ascoltando tanti genitori di tante scuole diverse, non "la mia", ho avuto tristissime conferme.

"Suo figlio deve scegliere da solo il liceo". Certo, lo deve scegliere, ma da solo lo dice a me genitore o a tutti ?

Perchè poi nella realtà il fratello del compagno di un'altra classe, iscritto al primo anno di liceo, annuncia sereno che quella scuola è terribile, che il tal tipo di liceo è una fregatura, che i voti diventano sempre più stretti anno dopo anno.

Che tale scienza sia nota dopo un mese di liceo non è ovvio.

Ma questo un genitore lo scopre solo se, non cercando di proporre una scelta, chiede tuttavia di cosa si parla a scuola e gli altri come scelgono.

Viene evidente che i compagni, coetanei, più o meno grandi, ignoti sconosciuti, insegnanti della stessa o di altre classe intervengono tutti pesantemente sulla scelta. "Può fare tutto !", poi però loro spingono in una direzione. Di solito dicono a tuo figlio: "No ! Vuoi fare veramente questo !?"

Tu, genitore, che segui tuo figlio scoprendone le doti, sai che quelle cose gli vengono bene ma solo a prezzo di tanto sudore, altre invece come fosse acqua fresca.

Ma nulla: tu devi lasciarlo libero di decidere.

Non finisce qui.

Parli anche di amore e di sesso. Sai bene che è meglio che ne parli anche tu. Così scopri, per esempio, che tanti ragazzi e ragazze pensano che la prima volta non si può mettere in cinta nessuno, sarà mica così che funziona. Falso.

Oppure scopri che se anche si rompe il profilattico non importa, tanto c'è la pillola anticoncezionale che puoi prendere anche il giorno dopo, tanto ancora non c'è niente. Falso.

Scusate, ma a me di questa protezione della libertà dei figli sa solo di strumento per evitare che famiglie eccessive dicano la propria, ma anche che famiglie sensate possano accompagnare i figli nelle scelte di valore.

Insomma: l'asserita difesa della libertà dei figli diventa un modo per proporre un pensiero unico, dove tutto è chiaro perchè tutti la pensano allo stesso modo.

Oppure si fa lo spettacolo pro omosessualità perchè i corsi sono autorizzati dal ministero. No al rispetto di tutti, no, un promo a favore dell'omosessualità pagato con soldi pubblici. Fosse anche a favore della eterosessualità sarebbe umiliante ugualmente, no ? O fosse a favore di qualsiasi tipo rapporto purchè sia, non è ugualmente umiliante ?

Invece di spiegare il perche', o almeno di confrontarsi senza lezioncine.

E così  figli che hanno subito il bombardamento di corsi di educazione sessuale non discriminanti ti possono dire che no, al primo rapporto non si può avere un figlio.

Salvo poi parlarne con le infermiere degli ospedali.

Insomma, da genitori, non fatevi fregare. Discutete sempre di tutto con i vostri figli, con mente aperta. C'è da imparare "un botto".

Poi il figlio vi farà la domanda imprevista, e voi capirete che è lì il nocciolo del discorso. Quello di cui nessuno vuole parlare: se si tratta di cose che si fanno o ci sono anche dei valori coinvolti.

Non abdicate. I nostri figli hanno bisogno di essere rivoluzionari. Di decidere con la loro testa, ma insieme alla famiglia, non senza la famiglia.

Perchè devono usare dei criteri. Parlarne è una delle esperienze più appaganti. Tacere significa lasciarli annegare nel banale "Così fan tutti" o "così possono fare tutti".

Al link Avvenire segnala una raccolta di firme su un caso "di scuola"

Educare al rispetto è altro.


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