Il governo delle minacce e delle promesse

Facciamo una ipotesi.

Uno stato ha degli impegni. Deve presentare un bilancio che risparmia sulle spese.

Deve dare alla banche e alle slot machine quello che pretendono dal governo, sconti sulle multe.

Deve dare alla finanza mondiale un governo più forte, e indebolisce la Costituzione con una riforma scritta da una manciata di persone.

Deve far star meglio gli elettori, promettendo pensioni anticipate a chi non arriva a fine mese, anche se più basse.

A chi teme per la spesa sanitaria promette di mantenere gli aumenti.

Fa decreti legge che devono essere convertiti senza dibattito per mancanza dei tempi, sacrificando il parlamento.

Dice all'Europa o ci approvate o facciamo saltare l'Europa.

Se io fossi in cittadino di questo stato dichiarerei di non essere un cittadino d'accordo con promesse nè minacce.

Ma siccome non sono cittadino di questo paese ipotetico posso ridere di tutti quelli che dicono che tanto la barca che affonda non è la mia.