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"Una società liberale corre sempre dei rischi, e azzerare i rischi è esattamente lo scopo delle organizzazioni totalitarie" - Andrea Di Consoli



Salute    

I vaccini senza informazioni (Aggiornato)

Bisogna fidarsi. Ma l'obbligo di informare nel dettaglio ? Nella foto: la scultura di Pomodoro davanti alla Nazioni Unite, courtesy by Spataro.
20.07.2016 - pag. 92367 print in pdf print on web

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"la FNOMCeO sente l’impellenza e la necessità di elaborare un Documento specifico sulle vaccinazioni, nel tentativo di contrastare la pervasiva attività dei movimenti antivax e di ricomporre la frattura tra scienza e società, tra cittadini e istituzioni, rinsaldando la Relazione di Cura"

Dal documento, sotto allegato:

"si assiste ora ad una regressione della copertura vaccinale derivante non solo da opposizioni marginali e saltuarie, ma da una crisi profonda del rapporto fra razionalità medica e opinione pubblica"

"I vaccini sono tra i farmaci più severamente controllati e garantiti riguardo ai profili di sicurezza, proprio perché predisposti per la somministrazione di massa a popolazioni sane o potenzialmente fragili come i neonati e gli anziani."

E ancora:

"I medici ricordano che secondo la Costituzione della Repubblica la tutela della salute dell’individuo rappresenta un interesse della collettività."

No. Questo no. L'individuo può scegliere di non curarsi. La collettività viene solo in seconda battuta, in casi limitati. E' l'eccezione alla regola.

Io sono uno che nei vaccini ha particolarmente fiducia.

E questo dovrebbe dirla lungo sulla mancanza di rapporto tra medico, medicinale e utente. Ci si deve fidare, non viene spiegato, non esiste un obbligo di informazione puntuale e coerente con le finalità di voler spiegare, non voler imporre.

Così quando si manifesta una reazione allergica, i medici cominciano a mandarti via, a dire che non è niente. Che non è colpa loro. Invece che assistere e fornire informazioni. So di cosa parlo. Non tutti certo. Ma il fideismo verso la scienza è male. La medicina studia tecniche.

Imporre la fiducia a priori mi fa reagire particolarmente male.

Soprattutto dopo l'invito a vaccinare che ho ricevuto personalmente che era solo un allarmistico: "vaccinate !".

Se poi cerchi i dati sulla sperimentazione ti trovi un muro di gomma, solo dati relativi (x per cento del campione ...) e mai in termini assoluti.

Quando poi trovi finalmente, perchè a cercare sei bravo, i dati ufficiali della sperimentazione, ti dispiace essere preso in giro.

Allora basta con la fiducia. Cerchiamo di informare completamente e correttamente.

Perchè io ad alcune vaccinazioni credo, ma non a tutte. E anche per quelle in  cui credo, vorrei informazione completa e obiettiva.

E per ora non è nè ufficiale, nè di facile reperimento, nè in termini assoluti.

L'interesse collettivo dopo la salute personale. E dovere d'informazione. C'è ancora moltissimo da fare.

E meno male che sono a favore di vaccini. Ma non di tutti quelli che qualcuno decide per me.

v.

Aggiornamento

Il ministro neo mamma Lorenzini dichiara: "Non ci può essere obiezione di coscienza sulla vaccinazione".

Sulla libertà individuale: "Bisogna ricordarsi che la tua libertà finisce dove inizia la mia. E il compito delle istituzioni è quella di garantire la salute pubblica"

Doppio errore.

Le istituzioni devono applicare tutte le leggi, non solo quelle che competono loro direttamente. la Costituzione dice altro, e le dichiarazioni del ministro sono contro la Costituzione.

Secondo: lo Stato non tutela la libertà di uno solo dei due. Il diritto contempora interessi legittimi contrapposti, il manicheismo è finito da tempo.

Art. 32.

  La   Repubblica   tutela   la   salute  come  fondamentale  diritto
dell'individuo  e  interesse  della  collettivita', e garantisce cure
gratuite agli indigenti.

  Nessuno   puo'   essere  obbligato  a  un  determinato  trattamento
sanitario  se  non  per  disposizione  di legge. La legge non può in
nessun  caso  violare  i  limiti  imposti  dal rispetto della persona
umana.

Ricordiamo che l'eccezione resta tale, e non cambia per le dichiarazioni di qualcuno.

A scanso di equivoci, ripeto, sono a favore dei vaccini, ma pretendo di rispettare il dovere di informare correttamente e anche di gestire tutte le situazioni di reazione al vaccino, valutando in anticipo la possibilità di reazioni individuali.

Ci sono anche modalità di somministrazione non opportuno. Un vecchio medico mi disse che oggi vengono fatte tutte insieme per risparmiare, invece di valutarle.

Piuttosto temo dichiarazioni tanto assolutistiche da chi si occupa del settore. Il consenso si cerca, non si impone.

Dovrebbe anche sapere che esistono leggi e sentenze su danni anche da vaccinazioni. Se ne faccia una ragione, il mondo non è diviso in bianco e nero, e la sua funzione è gestire i grigi per il bene dei singoli oltre che della collettivita'.


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