Segui via: Newsletter - Telegram
 




Immigrazione    

Macedonia, oggi: le leggi non prevedono corridoi umanitari

La comunita' di padre Egidio ha aperto un corridio umanitario su Roma. E' il primo esempio di percorso di immigrazione legale e l'ha dovuto inventare un sacerdote, non chi ha il dovere di farlo.
01.03.2016 - pag. 92034 print in pdf print on web

D

Dobbiamo sforzarci di capire.

La fotografia cattura la fine di un sogno, quello di un'Europa attenta ai diritti umani.

Molte persone che conosco mi criticano ferocemente perchè ritengo inumano respingere queste persone. E non accettano la mia presa di posizione.

CapireBisogna capire prima di parlare.

Da una parte ci sono città come Milano dove ogni casa è rasa al suolo e non c'è più nulla. In Siria. Quindi le persone scappano per sopravvivere. Non c'è più nulla. Non c'è più casa loro.

Dall'altra c'è l'Europa che dà miliardi alla Turchia per prenderseli, che condanna la Grecia perchè li aiuta, tace della Macedonia che si comporta alla frontiera come nella foto.

Poi ci siamo noi. Gente comune che dice cosa posso fare.

Io sono donatore di Medici senza frontiere. Gli unici che curano in modo organizzato queste persone.

Per il resto vedremo.

Ma l'Europa non è roba nostra, non è una casa i cui muri si possono alzare. L'Europa è un sogno e i sogni possono cambiare la storia.

Non ci rendiamo conto di nulla, visto che siamo tutti impegnati dai giornali ad occuparci di adozione per gli omosessuali.

E' il momento in cui non si può dire: "non mi interessa".

La comunità di Sant'Egidio ha aperto un corridio umanitario su Roma. E' il primo esempio di percorso di immigrazione legale e l'ha dovuto inventare un sacerdote, non chi ha il dovere di farlo.

Al link medici senza frontiere, i cui ospedali vengono bombardati e nemmeno l'Onu protesta.

Nella foto la home page di Civile.it di oggi.

Spataro


Condividi su Facebook

Segui le novità di Civile.it via Telegram oppure via email: (gratis Info privacy)

    













innovare l'informatica e il diritto


per la pace