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"Una storia non e' mai soltanto una storia" - Babakar Mbaye Ndaak



Bioetica    

Unioni di fatto o famiglia tradizionale ? Ci sono gia' riflessioni valide

Adozioni e unioni di fatto ? Qualcuno ha gia' affrontato il tema. Senza fanfare e con rispetto del tema.
29.01.2016 - pag. 91950 print in pdf print on web

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Su Civile.it ho l'ardire di proporre soluzioni che alcuni hanno trovato, ma non sono state conosciute pubblicamente per disinteresse.

Sul tema unioni civili ho già detto la mia: è un fatto giuridico, rilevante, da regolare.

Il diritto ad ereditare va affrontato oltre i vincoli del diritto. Comunque il testatore può decidere più o meno liberamente almeno per la disponibile sin d'ora, e diseredare è un fatto grave almeno quanto non riconoscere i diritti del compagno di fatto. Il diritto è confronto tra interessi, ricordiamolo. Non c'è nero e bianco.

Il tema di assistere un malato invece è un problema che riguarda i compagni di fatto ma anche i semplici amici: può il malato indicare oggi da chi farsi accompagnare ? Si': dall'amministratore di sostegno che si nomina in un fiat. Oppure da chi indicato per l'esecuzione del "testamento" biologico.

Insomma: il principio è che ognuno deve dichiarare da chi vuole essere rappresentato, anche nel semplice senso civilistico.

Ma sulle adozioni il legislatore è allo sbando, attento come è alla lettura delle statistiche e non dell'etica.

Può una coppia omosessuale adottare un figlio ?

La domanda è provocatoria. Pensiamo a peggio: possono due madri e due padri avere tutti uguali diritti ?

Il tema è stato già affrontato fuori dai riflettori.

In modo assai intelligente, dal comitato di bioetica, nel caso di scambio di embrioni tra donne.

La motivazione va letta tutta con grande passione e interesse. A comprenderla meglio aiuterà la Postilla Prof. Carlo Flamigni che indica quali e quante riflessioni vi possono essere. Postilla non di dissenziante ma di chi, concordando, mette il dito su alcuni aspetti per riflettervi ulteriormente. Ecco due brevi righe.

Ma nessuno lo sa. Il  caso  di  scambio  involontario    di  embrioni  di  cui  il  parere  esamina  i  profili  bioetici solleva  per l‟etica e il diritto questioni di estrema complessità, sia per il  loro carattere di novità, sia per il loro essere difformi dalla volontà dei soggetti di  cui si vorrebbe tutelare gli interessi. Pur aderendo alla convinzione espressa nel  parere  dell‟estrema  difficoltà  di  una  decisione  su  quali  interessi  debbano  risultare   prioritari,   si   ritiene   che   sia   possibile   indicare   alcune   vie   di  ragionevolezza   su   cui   trovare   consens o,   non   fosse   altro   perché   la   loro  esclusione lede gli interessi dei soggetti coinvolti.

Innanzitutto occorre evidenziare come non si tratti qui di stabilire delle priorità  tra le due coppie genitoriali su un loro presunto diritto al figlio: non esiste infatti  un  diritto  al  figlio,  ma  un  desiderio  di  genitorialità,  desiderio  lecito,  che  può  essere definito naturale nel senso forte e pieno del termine, in quanto desiderio  di  vita  e  di  nascita. 

In barba a tutti quelli che manifestando scelgono le dimensioni delle piazze per farle vedere piene. Non è così che si dimostra attenzione al problema.


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29.01.2016 Spataro

Comitato di bioetica Link: http://presidenza.governo.it/bioetica/pdf/Consider

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