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"Senza Dio, figlioli, non avete ne futuro, ne speranza, ne salvezza, percio' lasciate il male e scegliete il bene." - Maria Medjugorje



Crisi economica    

I media mondiali criticano la proposta di salvataggio della Grecia

Impossibile da adempiere
14.07.2015 - pag. 91621 print in pdf print on web

M

Metti che un creditore venga alla tua porta, ti dica: lavora anche la domenica, paga tutto di piu', ti aumento le tasse e vendi quelle poche cose che danno sempre reddito e sono strategiche per poterti riprendere. Non i gioielli di famiglia, ma la fonte d'acqua per il contadino, l'automobile per andare al lavoro, e così via.

Non vuole solo i soldi.

Il mondo sta criticando la posizione della Germania alla quale in molti si sono accodati.

Non si dimentica l'incapacità di onorare i debiti.

Ma questo è un atto eversivo nei confronti della Grecia. Le leggi si fanno in Parlamento. In sede comunitaria non si può certo imporre ad uno stato membro di chiedere finanziamenti al FMI, come nell'accordo firmato.

Di Europa non c'è nulla nell'accordo, se non l'aggettivo che accomuna i capi di stato, i ministri. Poi i banchieri e i finanzieri.

Di persone non se ne parla. Più tasse sulla casa, più iva, più tasse alle piccole imprese, svendita di porti e energia. 

Ma non era meglio farsi aiutare da Russia o Cina ?

Repubblica di oggi impietosa a pagina 2 descriva cosa è successo. Il commento: accordo non rispettabile ed Europa morta.

Hanno perso i numeri. Stanno dando i numeri. E ora tutto è possibile.

Al link cos'è l'Euro Summit le riunioni informarli di capi di Stato che organizza gli incontri tra Stati uniti dall'Euro. Sostituisce l'Eurogruppo.

Qui l'accordo.

 

Il Vertice euro sottolinea l'assoluta necessità di ricostruire la fiducia con le autorità greche quale presupposto per un possibile futuro accordo su un nuovo programma del meccanismo europeo di stabilità (MES). In tale contesto, la titolarità delle autorità greche riveste un'importanza fondamentale e agli impegni politici dovrebbe far seguito un'attuazione efficace.

Lo Stato membro della zona euro che richiederà l'assistenza finanziaria dal MES rivolgerà, ove possibile, richiesta analoga al FMI1 . Questa è una condizione necessaria affinché l'Eurogruppo approvi un nuovo programma MES. Pertanto la Grecia richiederà il sostegno continuo dell'FMI (monitoraggio e finanziamento) a partire da marzo 2016.

Considerata la necessità di ricostruire la fiducia con la Grecia, il Vertice euro accoglie con favore gli impegni assunti dalle autorità greche a legiferare senza indugio su una prima serie di misure. Dette misure, adottate con il pieno e previo accordo delle istituzioni, comprenderanno:

 

entro il 15 luglio • la semplificazione del regime dell'IVA e l'ampliamento della base imponibile al fine di incrementare il gettito; • misure iniziali per migliorare la sostenibilità a lungo termine del regime pensionistico nel contesto di un programma globale di riforma delle pensioni; • la tutela della piena indipendenza giuridica dell'ELSTAT; • la piena attuazione delle pertinenti disposizioni del trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria, in particolare rendendo operativo il consiglio di bilancio prima che sia messo a punto il memorandum d'intesa e introducendo tagli della spesa quasi automatici in caso di deviazioni da obiettivi ambiziosi in materia di avanzo primario, previa consultazione del consiglio di bilancio e fatta salva la preventiva approvazione delle istituzioni;

entro il 22 luglio • l'adozione del codice di procedura civile, che costituisce un'importante revisione delle procedure e delle modalità del sistema della giustizia civile e può notevolmente accelerare il procedimento giudiziario e ridurre i costi; • l'attuazione della direttiva sul risanamento e la risoluzione delle banche con il sostegno della Commissione europea.

Al fine di costituire la base per una conclusione positiva del memorandum d'intesa, l'offerta greca di misure di riforma dev'essere seriamente rafforzata per tener conto della posizione economica e di bilancio del paese fortemente deterioratasi l'anno scorso. Il governo greco deve impegnarsi formalmente a rafforzare le proprie proposte in vari settori individuati dalle istituzioni, con un calendario chiaro e soddisfacente riguardante leggi e attuazione, ivi compresi parametri strutturali, tappe fondamentali e parametri quantitativi, per mostrare chiarezza sulla direzione delle politiche nel medio periodo. In particolare, di concerto con le istituzioni, esso deve:

- fare riforme ambiziose delle pensioni e precisare le politiche intese a compensare totalmente l'impatto che la sentenza della Corte costituzionale relativa alla riforma pensionistica del 2012 ha sul bilancio e attuare la clausola del deficit zero oppure misure alternative reciprocamente accettabili entro ottobre 2015;

- adottare riforme del mercato dei prodotti più ambiziose con un calendario chiaro per l'attuazione di tutte le raccomandazioni del manuale di strumenti I dell'OCSE, riguardanti tra l'altro l'apertura dei negozi di domenica, i periodi dei saldi, la proprietà delle farmacie, il latte e le panetterie, salvo per quelle relative ai prodotti farmaceutici da banco che saranno attuate in una fase successiva, nonché per l'apertura delle professioni chiuse macro-critiche (ad es. trasporto a mezzo traghetto). Per quanto riguarda il seguito del manuale di strumenti II dell'OCSE, il settore manifatturiero dev'essere incluso nell'azione preliminare;

- in merito ai mercati dell'energia, procedere con la privatizzazione del gestore della rete di trasmissione dell'energia elettrica (ADMIE), salvo che possano essere trovate misure sostitutive aventi effetti equivalenti sulla concorrenza, come stabilito dalle istituzioni;

 quanto ai mercati del lavoro, intraprendere riesami rigorosi e la modernizzazione della contrattazione collettiva, dell'azione industriale e, in linea con la direttiva e le migliori prassi pertinenti dell'UE, dei licenziamenti collettivi secondo le scadenze e l'approccio convenuti con le istituzioni. Sulla scorta di detti riesami, le politiche per il mercato del lavoro dovrebbero essere allineate sulle migliori prassi internazionali ed europee e non dovrebbero comportare un ritorno alle precedenti impostazioni non compatibili con gli obiettivi di promozione di una crescita sostenibile e inclusiva;


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