Da Gasmann ad Albanese: I professori di Cecco Angiolieri

Essere contemporanei di Dante, avere scritto 110 sonetti (almeno) ed essere ricordato per uno solo:

S’i’ fosse foco, ardare’ ål mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempestarei;
s’i’ fosse acqua, I’ l’annegarei;
s’i’ fosse Dio, mandereil’ en profondo;

s’i’ fosse papa, sare’ allor giocondo,
ché tutti cristiani embrigarei;
s’i’ fosse imperator, sa’ che farei?
a tutti mozzarei lo capo a tondo.

S’i’ fosse morte, andarei a me’ padre;
s’i’ fosse vita, fuggirei da lui;
similemente faria de mi’ madre.

S’i’ fosse Cecco, com’ I’ sono e fui,
torrei le donne giovani e leggiadre;
le zoppe e laide lasserei altrui."

Da Wikipedia: "Cecco Angiolieri nacque a Siena nel 1257, nella ricchezza più totale e muore con molti debiti nel 1312-1313 circa. Il padre era il ricco banchiere Angioliero degli Angiolieri. "

Un uomo che non si è fatto mancare niente. Fu frate e fece guerre.

Con Dante erano stretto ... : "Dante Alighier, i’ t’averò a stancare / ch'eo so’ lo pungiglion, e tu se’ ’l bue"

Un altro sonetto, sempre dall'immensa Wikipedia che ne segnala i dubbi di paternita':

Tre cose solamente mi sò in grado,
le quali posso non ben ben fornire,
ciò è la donna, la taverna e 'l dado;
queste mi fanno 'l cuor lieto sentire.

E se i miei due lettori sono arrivati fin qui, apprezzeranno il richiamo angiolieriano dell'insegnante viareggina in ode alla propria scuola, su Facebook, del quale si è ella poi scusata.

Come negar tanto perdono a così sincero sfogo, sanza tema ferir.

Mi sovvien qui il meraviglioso "professore" di Albanese:

https://www.youtube.com/watch?v=H5tuPoveUrk

Buona visione.