Segui via: Newsletter - Telegram
 

"La paura è già legge! Ave Maria!" - Renato Zero



Leggi    

Le leggi dei corrotti

Una omelia storica
30.03.2014 - pag. 89620 print in pdf print on web

"

"Ipocriti! Tanti pesi opprimenti legate sulle spalle del popolo. E voi? Nemmeno con un dito li toccate! Ipocriti!".

Il discorso di Papa Francesco può essere facilmente mal compreso.

Non è ovviamente colpa del Papa, ma della profondità delle riflessioni assolutamente inusuali.

La lettura dell'intera omelia, al link indicato, potrà far riflettere qui su molte cose.

Io voglio provare ad evidenziare la riflessione non nuova al Papa, ma nuova negli studi del diritto italiano.

  1. tutti siamo peccatori e Gesù  aspetta solo il nostro amore per Lui per poterlo ricambiare
  2. la misericordia è la qualità di Dio, la legge regola gli uomini.
  3. le leggi che ripetono "Devi, Devi" non sono leggi divine. Vogliono imporre schiavitu', non la libertà che Dio vuole per tutti.
  4. le leggi oppressive non sono fatte da peccatori, ma da corrotti, che hanno corrotto l'anima funditus, senza ritorno

Qui abbiamo la nozione di legge ingiusta e di nazione governata da corrotti. Pochi hanno osato tanto.

Ma la sorpresa è che questa definizione può essere applicata a chiunque ha il potere di imporre regole ai propri consociati.

Quante regole vengono imposte a categorie di persone, di professioni, di aziende, solo per poterle controllare ?

Quante regole vengono proposte per migliorare le stesse categorie ?

E' in questo confronto che si rivela chi è un sepolcro imbiancato e chi no. Non vale solo per il popolo, ma per ogni aggregazione sociale.

"Ipocriti! Tanti pesi opprimenti legate sulle spalle del popolo. E voi? Nemmeno con un dito li toccate! Ipocriti!".

Ognuno di noi sa dove vedere chi aiuta e chi opprime.

E le statistiche sono un dato obiettivo che misura quello che il Papa, dal punto di vista di Dio, descrive.

Tanta armonia tra principi, prassi, tecniche ed efficacia delle leggi (una questione sensibile maggiormento per il mondo anglosassone) che è nuova, e detta in faccia ai responsabili di ogni potere normativo.

Riguarda tantissimi. Ed è il motivo di tanti problemi del mondo attuale.

Io penso ad un esempio: quanti Ordini hanno organizzati spazi e sostegno per le professioniste con figli ? Ce ne sono. Quante per i praticanti ? Ce ne sono. Quanti per la promozione della vera deontologica ? Ce ne sono. Troppo pochi.

Qualche giurista, ancora memore degli studi universitari, dirà che non c'è norma senza sanzione.

La nozione di norma, nella mondo di amore che Dio vuole per noi, è superiore al "dovere".

"Hanno rifiutato l’amore del Signore e questo rifiuto ha fatto sì che loro fossero su una strada che non era quella della dialettica della libertà che offriva il Signore, ma quella della logica della necessità, dove non c’è posto per il Signore."

La libertà non è quella assoluta. Non è la difesa dei miei diritti. La libertà è quella che Dio ci riconosce per tornare a scegliere il bene che con il peccato originale abbiamo abbandonato, facendoci andare lontano da Lui, che ci viene a cercare per riportarci con Se'.

La libertà di una legge è quella che promuove, con le parole della Madonna di Civitavecchia, l'amore tra di noi. Solo amandoci tra di noi faremo la volontà del Padre.

Cosa significa per leggi ? Che il nostro lavoro deve servire, Servire, agli altri. Sia utile. Sia proficuo. Le leggi promuovano, rifiutando ciò che non promuove la convivenza tra tutti noi. 

Una nozione di legge che non ho visto molto descrivere nei testi di filosofia del diritto di 20 anni fa. Più facile una legge atea, una legge che dice sì e no, ma senza promuovere. Tutti tutelati nel minimo, nessuno spinto a migliorare.

Al link l'omelia completa.

 


Condividi su Facebook

Segui le novità di Civile.it via Telegram oppure via email: (gratis Info privacy)

    






"La paura è già legge! Ave Maria!" - Renato Zero








innovare l'informatica e il diritto


per la pace