Liberalizzare le domeniche. L'assurdo plausibile

Scrivendo il titolo di questo post, "L'assurdo plausibile", ho pensato che qualcuno doveva aver già scritto un libro con un titolo simile.

E invece quasi no.

Duckduckgo, il motore di ricerca sfizioso che sto usando, mi ritorna wikipedia. Il mito di Sisifo, di Camus.

Ma cosa è veramente l'assurdo ?

Liberalizziamo quindi. Cosa ? Qualcosa che non è libero.

Se si può lavorare tutti i giorni, ma non la domenica, allora dobbiamo poter lavorare anche la domenica.

Così saremo tutti più liberi.

Così tutti quelli che possono permettersi di non riposare, potranno lavorare.

Pensate che meraviglia. Applicare sì tanta logica anche a qualsiasi altro diritto umano.

Sei libero di lavorare: puoi rinunciare a dormire.

Sei libero di leggere: puoi rinunciare a sapere.

La domenica è il giorno di riposo. Ha perso anche essa significato: prima era il giorno da dedicare a Dio (e per dirla tutta, soprattutto ad una relazione normale con la propria famiglia, parlando (!), giocando (!), facendo qualsiasi cosa insieme (!!!), magari perchè no, nel nome del Signore.

Ma perchè essere obbligati a riposare ? Ci sono già tutte le notti.

Ed un pò come i centri di accoglienza (obbligatoria) per immigrati (che non possono uscire), senza processo e senza motivo, ci siamo abituati a tutto.

Io no.

La domenica libera finalmente libera chi vuole lavorare.

I piccoli ? No. I grandi centri commerciali.

Liberalizzare non è un bene assoluto, se lo usiamo per ogni pretesto.

Lo sanno bene anche i gestori di spiagge, che secondo la Direttiva Bolkestein - Wikipedia verranno mandati via e senza compenso dalle spiagge, permettendo allo Stato di non onorare i propri impegni.

Ce ne freghiamo. Tanto tocca loro.

Pensate che mondo libero: Tribunali aperti di domenica, Ospedali, Scuole, Officine, Sportelli per pagare, Banche, Farmacie.

Tutti sempre a lavorare. Tutti sempre più liberi.

Assurdo.

E Plausibile.

Nel video, sorprendenti somiglianze.