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Successioni    

Unioni civili, matrimoni e regimi patrimoniali: dai notai europei liberta' armonizzata

I Notai d’Europa sostengono le proposte di regolamento della Commissione UE sui regimi matrimoniali e sulle conseguenze patrimoniali delle unioni civili registrate Bruxelles, 16 marzo 2011

22.03.2011 - pag. 77223 print in pdf print on web

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I notai d’Europa hanno accolto con grande interesse le proposte di regolamento presentate oggi dal Vicepresidente della Commissione Ue, Viviane Reding, Commissario europeo per la Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, sui regimi matrimoniali e le conseguenze patrimoniali delle unioni civili registrate allo scopo semplificare le procedure e rendere più facile l’individuazione della legge applicabile. I notai europei, pertanto, vogliono offrire il loro sostegno a questa iniziativa che contribuirà a rafforzare la sicurezza giuridica dei cittadini europei.

Di conseguenza, accolgono con soddisfazione la proposta della Commissione di recepire il principio dell’”autonomia controllata” per cui la legge applicabile per i regimi patrimoniali sarà quella del paese dove i coniugi o i conviventi risiedono abitualmente. In alternativa le coppie avranno la possibilità di scegliere la legge del paese di cittadinanza di uno dei coniugi o dei conviventi.

Ogni giorno nei loro studi, i notai d'Europa giungono alla medesima conclusione: sempre più persone vivono, studiano, si sposano, divorziano o muoiono in uno Stato membro diverso dal proprio, con complicazioni dal punto di vista giuridico. Secondo la Commissione Europea in Europa esistono 16 milioni di coppie internazionali, di queste ogni anno almeno 650 mila sono coinvolte in tali problematiche, stimando il risparmio in circa 400 milioni di euro l’anno.

Rudolf Kaindl, Presidente del Consiglio dei Notariati Europei (CNUE) ricorda che: "la coppia è il posto migliore dove decidere quale legge applicare al regime patrimoniale nel matrimonio o nelle unioni civili registrate. Finora in caso di separazione le coppie hanno dovuto affrontare molte difficoltà per veder riconosciuti i loro diritti. La proposta della Commissione, dunque, pur rispettando le differenti regolamentazioni nazionali porta delle soluzioni pratiche per i cittadini”.

Per i notai d’Europa, queste proposte di regolamento rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione dello spazio giuridico europeo, che consentirà ai cittadini di muoversi liberamente e veder riconosciuti i loro diritti. In qualità di consulenti delle famiglie, i notai nei prossimi mesi metteranno a disposizione la loro esperienza per la realizzazione di questi progetti.

Grazie al finanziamento delle istituzioni europee, i notai d’Europa stanno predisponendo delle schede informative relative ai regimi matrimoniali nei 27 stati membri dell’Ue.

Queste schede saranno disponibili in tutte e 23 le lingue dell’Ue e pubblicate sul web in un sito dedicato come quello per il progetto “Le successioni in Europa” (www.successions-europe.eu). Infine, per alimentare il dibattito sulla proposte regolamento sarà organizzato insieme alla commissione Ue un seminario a Bruxelles il prossimo 17 ottobre 2011.

Per maggiori informazioni:

Bureau du CNUE - Tél. : +32 2 513 95 29 - Email : info@cnue.be

Ufficio Relazioni con i Media - Consiglio Nazionale del Notariato:

Chiara Cinti 06/36209244; 346/3808202 ccinti@notariato.it

Il CNUE in breve:

Il CNUE, il Consiglio dei Notariati dell’Unione Europea (www.cnue.eu), è l’organismo ufficiale e rappresentativo della professione notarile presso le istituzioni europee. Il CNUE, costituito nel 1993, raggruppa 21 organizzazioni notarili dell’Ue (circa 40 mila notai): Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Ungheria. La Croazia ne è membro osservatore.

 


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