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"Colui che vuole condurre un'orchestra, deve voltare le spalle al pubblico." - James Cook



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Il nucleare, il diritto, l'autorevolezza

Scusate qualche riflessione credo fuori dal coro. Foto da Afredoilde su Flickr (Autorizzazione richiesta)
16.03.2011 - pag. 77183 print in pdf print on web

I

Il problema non è se una tecnologia è sicura.

Il problema sono le persone.

Chiunque mi dice che qualcosa non darà mai problemi, lo lascio perdere come ignorante. E' una regola assoluta mia personalissima. Da sole le cose danno problemi e gli uomini dovranno risolverli.

Per creare questa fiducia in Svezia, dove la dipendenza dal petrolio sta scomparando anche grazie a poche centrali nucleari, hanno costruito uno zoo attorno alla centrale. Nulla da dire sull'autorevolezza di chi gestisce la centrale.

In Giappone poi, nonostante siano stati vittime delle bombe americane, hanno visto l'energia pulita come una opportunità di liberta'.

Se si guardano le loro città si vedono luci ovunque, come in tante altre metropoli. 

Una esplosione atomica (ma si arriverà ad un nucleo che lentamente scende sotto terra (e vicino al mare), ancora non si è costruito nulla sotto la centrale come a Cernobyl) potrebbe distruggere anche ogni apparecchio elettronico. Ritorno all'età della pietra.

Ma non è nemmeno questo il problema.

Dopo aver ripetuto autorevolmente che sono sicure, nessuno può dire la realtà per non far scappare tutti e tutti insieme, uccidendosi. Insomma: non si può nemmeno fare marcia indietro.

Fatto eccezionale si dira'. Mai terremoto fu più violento. E l'acqua peggio.

Ma di fronte ai problemi tutti cercheranno di minimizzare fino all'evidenza indifendibile. Poi sempre peggio, il danno è talmente grande che esce dalla comprensione umana.

Pensata ad una città di 13 milioni di abitanti contaminata.

In Russia stanno provvedendo, in Germania pure. Anzi, si dice chiaramente che l'energia nucleare è un tampone provvisorio, bisogna gestire le risorse energetiche locali e ridurre i consumi, non c'è altra via, con petrolio all'orizzonte in diminuzione.

C'è un problema pero': il controllo centralizzato dell'energia è potere gestibile nelle mani di pochi.

Le fonti alternative sono fonti diffuse che richiedono una rete di trasmissione diffusa, meno governabile. Tutti hanno una parte del potere e non vorranno perderlo.

Ci vuole un governo democratico. O meglio, 2.0, open source. Tutti conoscono la tecnologia e tutti contribuiscono con il proprio. E lo Stato aiuta.

Non è comunismo, nè socialismo, nè capitalismo. E' 2.0, altro termine non saprei proprio trovarlo.

Le istituzioni saprannno cambiare le leggi e favorire una economia democratica ? Da sole, no.

E se non si fa niente, immaginiamoci cosa significa abbandonare la città di Tokyo per le radiazioni. 13 milioni di persone.

Noi senza nucleare ci siamo abituati, e lo paghiamo caro. Ci mancava ancora una volta Romani e il tetto agli aiuti delle energie rinnovabili. Per lui è "inimmaginabile tornare indietro" dalla scelta del nucleare (quale scelta ?). Mi aspetto le sue dimissioni, ma è solo un sogno. Ascoltate invece l'imperatore del Giappone nel video a fianco.



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