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"Innovare senza perche' e' da stupidi e non serve a nessuno" - Marco La Diega



Riflessioni    

Il Timone e le pulizie di primavera

Un pensiero - e un video da Youtube realizzato da ilCielo82
04.03.2011 - pag. 77058 print in pdf print on web

V

Vi confido che è un tempo di confidenze.

Scusate il gioco di parole, ma mai come in questi mesi ho avuto tante confidenze tramite i canali privati che il web offre.

C'è un senso di inadeguatezza, di insofferenza a quello che succede ogni giorno e alle prospettive a breve.

In ogni settore ci si lamenta.

Poi ci sono alcuni che propongono dei sogni.

Sono quelli che promettono ostinatamente nonostante tutto cose che non si possono realizzare, ma raccolgono persone attorno a se', dietro al proprio culto personale.

Poi c'è chi non promette e chi fa, ma fa meno notizia. Con il web però è successo qualcosa di strano: le persone che fanno, senza promettere, riescono a trovarsi insieme e realizzare anche cose nuove.

I clienti diffidano dei professionisti tutti per colpa di troppi, i professionisti diffidano dei clienti per colpa di troppi. I giudici diffidano dei professionisti e dei clienti, ugualmente ricambiati.

Ma la cosa curiosa è che siamo condannati a stare insieme tutti.

[rallenta on]C'è una domanda che dobbiamo domandarci, con insistenza: cosa non ci fa domandare come potremmo cambiare ?[rallenta off]

Per la prospettiva.

Tanti sogni vengono sporcati nei modi più vari, dal caso più piccolo a quello più grande. Penso alle trasmissioni televisive che improvvisamente ti mettono davanti a scene cruente, violente, irrispettose, animalesche, brute, per poi ipocriticamente far finta di denunciarle.

Dicono, ma fanno l'opposto.

Poi, tra quelli che fanno, dicono che in fondo questi sono momenti meravigliosi, che mai come in questi anni l'uomo ha avuto la possibilità di fare del bene, meglio, insieme.

Insieme.

Quante leggi vengono fatte per interesse di pochi. Troppe. Potremmo passare anni a criticare cosa non funziona, perchè non può funzionare, perchè funzionando farebbe del male.

Ma gli strumenti di giustizia non sono perfetti se rispettati, ma sono utili se si condivide lo scopo.

Si va davanti ad un giudice per risolvere un problema. Ce lo siamo dimenticati tutti da tempo. Si va davanti ad un giudice per rallentare un pagamento, per strappare qualcosa di piu', per avere vantaggi di ogni tipo o per ottenere le proprie ragioni, ma non per risolvere il problema.

I cinesi hanno vissuto senza codici per secoli. I trattati internazionali li hanno obbligati a creare una gruppo di consulenti esperti di testi scritti.

Prima c'era il mandarino, e per molti versi c'è ancora oggi.

Il mandarino dava torto a chi aveva ragione perchè l'aveva disturbato: non sei capace di risolverti da solo i problemi !

Non è uno scherzo: troverete nella mia libreria un paio di testi di diritto cinese, e se cercate forse ce ne sono pochi di più nelle biblioteche: il diritto cinese non esisteva.

In Cina l'idea è che nè chi ha torto nè chi ha ragione deve spuntarla troppo. Noi avevamo la pace del Monarca, anni fa: la giustizia era esercitata in suo nome perchè era aurea la serenità dei rapporti umani.

Ma con una televisione, una stampa, con i media tutti che rendono normale lo scontro quotidiano, sembra normale la legittima difesa, invece della disobbedienza che Gandhi ci ha insegnato.

Non a caso Gandhi era un avvocato. Non combatteva con le armi, disobbediva alle leggi ingiuste.

Pensiamoci seriamente: è un cambio di prospettiva. Se il sale è di tutti, gli Indiani hanno diritto a farsi il sale come si fanno i vestiti tradizionali da soli.

La sua battaglia era per la giustizia, non per ottenere un risarcimento danni.

Una persona ha osservato che questi tempi sono come le pulizie di primavera: prima di fare pulizia bisogna spostare tutti i mobili di casa, fare una grande confusione dove ogni cosa non sta al suo posto, e se si torna in casa prima (parlo per noi mariti) è meglio scappare ...

L'esempio calza incredibilmente.

Se a questo punto qualcuno dei miei lettori si chiede in che prospettiva vivere, il risultato è già ottenuto.

La ricerca di questa prospettiva è inebriante. Si scoprono luci là dove si pensava vi fosse falsita', e si scopre che la diffidenza viene ascoltando gli altri e non dentro di noi.

Un altro saggio disse che fino a quando siamo nell'errore non riusciamo a pensare che sia un errore, ma la normalita'. Nel momento in cui, riflettendo dentro di noi, scopriamo e distinguiamo cosa è errore, allora lo vivremo come qualcosa di esterno a noi.

Questo saggio è San Paolo. Ne ha raccontate d'ogni dopo la conversione, da cittadino di Roma conosceva i propri diritti e li ha fatti valere. Non era certo condiviso dai suoi, allora poi i cristiani erano proprio pochini. Pensate, dire alle persone che un figlio di Dio nato da una donna era fratello di tutti noi, morto per perdonarci. Tutte cose senza senso.

Certo. Senza senso se le si guarda da fuori. Ma se si apre lo sguardo a quello che abbiamo dentro, cominciamo a chiederci se i mobili nel nostro cuore sono in ordine o se li abbiamo messi al posto sbagliato.

Certo: il vento che mette tutto sottosopra può arrivare da ogni parte.

Ma se l'obiettivo e avere ordine in casa nostra, sapremo da dove iniziare per rimettere ordine.

Da dentro. Fuori non troveremo risposte. Fuori possiamo ascoltare gli altri che hanno trovato le risposte dentro. E che grazie ad internet si stanno incontrando.

C'è gente che vuole trovare ordine, in pace, disubbidiendo al caos.

Basta cercarli, un pò dentro il cuore, un pò online :-)

"Cari figli, il mio Cuore materno soffre grandemente mentre guardo i miei figli che ostinatamente mettono ciò che è umano davanti a ciò che è Divino, i miei figli che, nonostante tutto ciò che li circonda e nonostante tutti i segni che vengono loro inviati, pensano di poter camminare senza mio Figlio. Non possono! Camminano verso la perdizione eterna.

Perciò raduno voi che siete disposti ad aprirmi il vostro cuore, che siete disposti ad essere apostoli del mio amore, perché mi aiutiate, perché vivendo l’amore di Dio siate un esempio per coloro che non lo conoscono. Che il digiuno e la preghiera vi diano forza in questo ed io vi benedico con la benedizione materna nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Vi ringrazio." Messaggio di Medjugorje del 2.3.2011

Anche questo è dare senso alle leggi umane.

Scusate, non crediate che non abbia avuti dubbi prima di mettere questi video e queste parole su questo sito.


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