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Mediazione    

Mediazione: scontro frontale tra le altre professioni e gli avvocati

Camere di Commercio e altre professioni scrivono, insieme, al Ministro Alfano.
10.02.2011 - pag. 76687 print in pdf print on web

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Mentre si parla di un emendamento / voto per rinviare di un anno la mediazione (ma la direttiva europea pretende di entrare in vigore nei prossimi mesi in ogni Stato dell'Unione), parte la protesta compatta delle altre professioni.

"Il Documento congiunto, inviato al Ministro di Giustizia, Angelino Alfano, è stato sottoscritto dai vertici di Unioncamere, di tutte le Confederazioni imprenditoriali (Cia, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confagricoltura, Confapi, Confcooperative, Confindustria, Lega delle cooperative, Rete Imprese Italia) e degli Ordini professionali (Consiglio nazionale degli Architetti, Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed esperti contabili, Consiglio nazionale dei Geometri e dei Geometri laureati, Consiglio nazionale degli Ingegneri)."

Un dato di fatto è sconcertante: senza l'appoggio dell'avvocatura questa legge potrebbe fallire miseramente.

Maggiori costi, mancato consenso, difficoltà nel scegliere il mediatore, informazioni sommarie sono alcuni dei problemi della mediazione obbligatoria.

La direttiva europea consentiva l'introduzione senza che fosse obbligatoria, ma il legislatore italiano l'ha voluta obbligatoria, così come peraltro previsto e consentito dalla normativa europea.

Un particolare rilievo va dato a quanto sta facendo il Cndcec: proposte.

Le proposte dei commercialisti vanno sempre più verso la riforma delle norme vigenti, non solo fiscali, ma anche generali.

Si tratta di proposte che possono rendere migliore la vita delle imprese.

Che proposte simili vengano dai commercialisti e non anche degli avvocati avrà conseguenze non solo d'immagine e di consenso verso i clienti, ma anche presso le istituzioni.

Meglio accorgersene in tempo e partecipare al cambiamento, in meglio.

Comunicato stampa dal CNF:

03/02/2011 - Presentate a palazzo Madama due proposte di legge per la modifica e il rinvio dell’entrata in vigore del dlgs n. 28/2010

Roma. In parlamento si sta profilando una condivisione bipartisan al rinvio dell’entrata in vigore della obbligatorietà della mediazione e alla modifica delle norme sulla obbligatorietà. Non solo la commissione giustizia ha dato parere favorevole agli emendamenti in questo senso presentati al decreto mille proroghe, ma la stessa sta esaminando in questi giorni due proposte di legge avanzate sia da esponenti del Pdl (AS 2329 Benedetti Valentini) che da esponenti del Pd (AS 2534 Della Monica e altri). Il Cnf constata che tale orientamento emerso in sede parlamentare viene incontro alla posizione più volte ribadita nei propri documenti, volta a sottolineare le perplessità inerenti alla configurazione attuale del sistema in ordine alla obbligatorietà, alla mancata previsione della difesa tecnica, agli insufficienti titoli richiesti per la figura del mediatore.


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