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Avvocati    

Agcom: no agli avvocati nella conciliazione, ma con argomentazioni esplosive

Chi l'avrebbe mai detto ?
29.11.2010 - pag. 75891 print in pdf print on web

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L'agcom rivendica un ruolo particolare nelle controversie tra consumatori e professionisti (intesi come imprese) nel settore delle Comunicazioni.

E per sostenere la tesi che la mediaconciliazione, o semplicemente, conciliazione, non si applica a loro, aggiunge anche che difficilmente si puo' imporre l'obbligo di un avvocato nei procedimenti davanti l'Agcom.

Ma questo si rivelera' una vera mina per il legislatore.

Infatti l'argomento e' fondato su normativa comunitaria, che per rendere effettive le soluzioni stragiudiziali chiede agli Stati di non imporre vincoli come quello dell'avvocato, che renderebbe piu' costoso e quindi meno effettiva la tutela dei diritti dei consumatori.

La tesi e' ovviamente argomentata meglio dall'Agcom, ma i miei due lettori avranno gia' capito che questa tesi si applica, uguale, alla consulenza stragiudiziale, rendendo vani gli sforzi di tanti anni dell'avvocatura di rendere la consulenza stragiudiziale riservata agli avvocati prima per interpretazione, poi per giurisprudenza, e infine per legge avendo fallito gli appuntamenti precedenti. 

Ovviamente l'Agcom propone la riflessione per quanto le concerne, non ha infatti poteri per esprimerla in ambiti piu' ampi. Ma e' evidente che chiunque potra' usare le stesse argomentazioni.

Al link dell'Agcom il testo. 


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