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"Alla fine diventerai quello che tutti pensano tu sia" - Caio Giulio Cesare



Successioni    

Come difendere l'eredita' - quando gli eredi rischiano piu' del defunto

Dalla Bibbia ... photo courtesy of mitz
17.11.2008 - pag. 66871 print in pdf print on web

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Perdonatemi la citazione, ma ci sta.

Dal libro dell’Esodo  (22,20-26).

        Così dice il Signore: “Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti danaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli nessun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, e il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso  di me, io lo ascolterò, perché io sono pietoso”.

In tempi di crisi economica, di figli e anziani a carico della famiglia per troppi anni, debolezza delle famiglie, l'apertura della successione e' un momento in cui si scopre di doversi difendere da chi vuole aggredire il patrimonio del defunto.

 

L'eredità nell'Italia di oggi

Non voglio fare un trattato di diritto in materia. Non ne ho le competenze.

Ma aumentano i racconti di persone in difficolta' per una eredità. In effetti la morte di un caro sul quale si fa affidamento e' una crisi fortissima. Per piu' motivi.

L'economia italiana si basa sulla famiglia. Uno o due familiari lavorano e su di essi si basa il peso dei figli e dei nonni, a seguito della crisi economica e delle pensioni ridicole. Quindi la morte e' il momento economico piu' importante in un giovane. Si trova a gestire cose di cui non aveva sentito parlare, nella maggior parte dei casi.

Intelligente e' chi insegna in casa a gestire i soldi, una risorsa limitata come benzina, corrente elettrica e acqua, forse e' bene ricordarlo.

Ma quando uno muore si aprono ferite rimarginate o inusitati terzi si fanno sotto.

Conosco un padre (da qui questo scritto) che ha perso tutto per colpa di un incidente di moto del figlio.

Il figlio e' morto per colpa di un automobilista. L'assicurazione risarcisce gli eredi che incassano l'assegno. Ma la fidanzata del figlio, trasportata, subisce danni serissimi, fa causa agli eredi, vince, l'assicurazione non paga per un errore dell'avvocato, e gli eredi si trovano da 30 anni sotto la spada di Damocle di pignoramenti mobiliari e immobiliari. Non hanno nulla di intestato, ne' potrannomai averlo, per aver semplicemente incassato un assegno di poche migliaia di euro.

 

L'accettazione dell'eredita'

 L'erede si porta tutte le obbligazioni del defunto. Eccetto le sanzioni, che si perdono ... nel nulla.

Gli interessi e l'importo dovuto pero' passano all'erede.

E' utile sapere che le scadenze fiscali in capo al defunto si sospendono per alcuni mesi, cosa che pochi considerano per il fatto che le scadenze fiscali da sempre sono considerate con la massima attenzione.

Ma l'eredità si accetta operando per conto del defunto. Di fatto. Se non si gestisce nulla con lo spirito di voler accettare l'eredità, l'eredità resta in attesa di essere accettata.

E si puo' decidere.

  • Se rifiutare l'eredità: in caso di debiti per esempio.
  • Se accettarla con beneficio d'inventario: quando non si sa quali debiti possono sorgere. Debiti che si manifestano anche dopo la morte.

 

Tra i casi piu' frequenti chi chiede soldi per un ordine appena evaso o ancora da evadere; il fisco che manda tasse arretrate; la polizia che manda contravvenzioni; il condominio che chiede soldi; un processo civile o penale che ancora si deve chiudere.

 

Il beneficio d'inventario

Con il beneficio d'inventario il notaio fa un elenco dei beni del defunto. E' una procedura lunga, complessa, piace poco farla, ma da' il vantaggio non solo di elencare tutti i beni, ma di poter opporre a chiunque questo elenco.

In poche parole, eventuali creditori che si facciano vivi in un secondo momento, potranno comunque aggredire i beni del defunto elencati nel beneficio d'inventario.

Ma non potranno aggredire anche i beni personali degli eredi.

Accettando espressamente o di fatto una eredità si accetta tutto, anche il rischio di nuove richieste, e l'erede risponde con il proprio patrimonio personale delle obbligazioni del defunto.

Non per nulla le assicurazioni dei professionisti prevedono la possibilità, per gli eredi, di estendere la copertura agli eredi pagando un limitato importo dopo la morte dell'assicurato. Cose di cui non si parla, ma e' bene sapere.

Accettando invece con beneficio d'inventario i terzi hanno l'onere di pretendere l'adempimento dei propri asseriti diritti entro un termine, potendosi rivalere solo sui beni del defunto.

In  poche parole, i vantaggi sono due:

1) i creditori si devono far vivi subito

2) i creditori si possono rivalere sui beni del defunto senza poter toccare quelli degli eredi

Svantaggi: aspettare che la procedura si chiuda prima di poter "incassare" i beni del defunto.

 

Il fisco

Trovo questo articolo molto interessante: secondo una recente sentenza l'erede risponde comunque dei tributi con il patrimonio personal.

In poche parole l'inventario non sarebbe un limite per lo Stato.

"Chi accetta l’eredità con beneficio d’inventario è erede a tutti gli effetti, con l’unica particolarità che, ai sensi degli articoli 484 e 490, secondo comma, n. 2, cc, tiene distinto il proprio patrimonio da quello del defunto. Di conseguenza, non viene meno la responsabilità patrimoniale dell’erede per i debiti tributari del de cuius.
Questo ha statuito la Corte di cassazione con sentenza n. 6488 depositata il 19 marzo 2007.
" Fiscoggi.it

Altrove (qui) si legge piu' compiutamente:
"La Corte di Cassazione , dal canto suo , ha accolto il ricorso presentato dall'ufficio contro la sentenza della Commissione tributaria regionale , affermando che , nel momento in cui l'erede accetta l'eredità con beneficio d'inventario, egli comunque “'puo' essere convenuto in giudizio dai creditori del de cuius, i quali possono ottenere la condanna al pagamento del debito ereditario per l'intero, salva la limitazione della responsabilita'  dell'erede stesso entro il valore dei beni ereditari, qualora egli la abbia fatta valere, proponendo la relativa eccezione”. (consulenzaimmobiliare.org)

La sentenza sopra citata segue la sentenza n. 7792 del 15/04/2005 che riconosce la competenza del giudice tributario nei limiti del beneficio, se viene chiesto dall'erede.

 

 

 

In conclusione

Sempre piu' spesso nel forum leggo di persone che hanno problemi con l'eredità. Sia perche' in tempi di crisi i soldi servono subito, sia perche' i furbi si fanno subito sotto per cercare di accaparrare qualcosa.

Ho sentito troppe famiglie con problemi per anni perche' qualcuno, dopo la morte del defunto, ha preteso soldi dagli eredi.

E come smentirli ? Il defunto non c'e', ed e' piu' facile spuntarla se non si conoscono i documenti che magari si hanno, ma non si sa di avere.

Per quanto l'accettazione con beneficio d'inventario sia lunga, noiosa e costosa, da' pero' cautele in tutti quei casi in cui le incertezze siano ragionevoli.

Nel caso peggiore si tirerà avanti con i beni personali. Ma almeno questi non verranno toccati.

Ripeto: non consideratela una soluzione per il 90% dei problemi. Infatti e' uno strumento che si utilizza solo eccezionalmente, magari se c'e' un procedimento penale o civile con richiesta di danni, ma se non altro vale la pena considerarlo.

Se quel padre non avesse incassato l'assegno per il sinistro dove il figlio aveva ragione, non avrebbe avuto problemi per tutta la vita. Cose che devono essere consigliate, e di cui non si parla mai.

 

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17.11.2008 Spataro

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