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"Un paese che non premia e' un paese che non sa punire" - Walter Passerini



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Come risolvere la crisi finanziaria e dei mutui senza interventi pubblici salvando le case e gli investimenti

Stiamo studiando. Ed e'incredibile - phot courtesy of woodsy
22.10.2008 - pag. 66691 print in pdf print on web

Indice generato dai software di IusOnDemand
su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

Q

Qualche giorno fa ho scritto due righe sulla crisi.

Il ritorno di interesse e' altissimo perche' siamo tra i pochi a sottolineare l'esigenza di legalità affinche' la crisi si risolva.

La tesi e' semplice: se una banca ha prestato soldi ad un'altra banca, che in cambio le ha dato garanzie fuffa, le banche tra di loro non si fidano piu'.

Inoltre, visto che non hanno piu' soldi da investire, non prestano nemmeno alle imprese.

Semplice e recoaro...

 

LE RICETTE PROCLAMATE

I giornali in questi giorni hanno ritirato l'allarme, che gli economisti invece non ritirano. Ieri in Francia sei banche sono state nazionalizzate.

In altre parole, sei banche francesi ieri non avevano piu' soldi, e lo Stato ha messo soldi e le controlla.

Berlusconi ha fatto un provvedimento interessante sotto il profilo della comunicazione rimandando ogni preoccupazione a dicembre 2009. Geniale ed efficace per non far impazzire le banche.

Questa calma va sfruttata. Perche' comunque la sfiducia tra banche si deve recuperare. Il problema e' come.

 

LA FIDUCIA TRA BANCHE

Il nodo del problema e' la fuffa che le banche si sono rifilate, come fecero prima con Parmalat. Su questo concordano tutti, come si concordava nel 1929.

Mi sto documentando su quanto avvenne nel 1929 usando vari libri in materia ed anche blog e tutta internet.

La crisi del 1929 venne da un eccesso di prestiti non garantiti. Non c'erano strumenti di controllo e ciambelle galleggianti come oggi, quindi le banche semplicemente azzerarono i conti bruciando i soldi dei correntisti.

Cinderella man e' la storia di un bravo cittadino americano che perse tutti i risparmi che teneva in titoli e conti correnti poco prima di scoprire una malattia che gli impediva di lavorare. E rimase anche senza la fornitura del gas di casa. Aveva un patrimonio da parte, la banca non gli rimborso' nulla. Doveva lavorare per sopravvivere.

I provvedimenti, 4 anni dopo, furono di statalizzazione. La Corte Suprema annullo' alcune leggi che statalizzavano l'economia di mercato, ma ormai gli interventi furono fatti e furono riscritti in modo che potessero esserci comunque.

L'aiuto Statale all'economia pero' cade su chi ha causato il danno. Come dire: io rubo talmente a tanti che poi, dovendo anche dare parte dei soldi a chi e' stato derubato, ricevo un prestito dallo Stato per restituirlo.

Prestito pagato da chi ricevera' (?) i soldi rubati, tramite le tasse e nuovi titoli di Stato.

 

ZINGALES

Ora come sapete tutti non sono un economista.

Sto scrivendo queste cose perche' anche altri le stanno sostenendo, senza essere letti.

Zingales, tanto apprezzato nel mondo, ha scritto chiaramente al link indicato che la' dove le case hanno perso valore, per via della crisi anche, anche i mutui dovranno proporzialmente RIDURSI per legge.

Chi ha causato la crisi sara' penalizzato incassando meno soldi da mutui piu' bassi per legge, ma non gli capiterà di dover vendere una casa il cui prezzo non copre piu' nulla. In  poche parole chi vuole pagare ancora il mutuo lo fa a prezzi corretti (ricordiamo la clausola di eccessiva onerosità sopravvenuta) e pero' paga. Continua a pagare. Non mette in vendita la casa abbassando il mercato.

La banca incasserà meno dai mutui, ma d'altronde quei prestiti garantiti dalle case li ha fatti circolare lei, e lei ne subirà le conseguenze.

Senza aiuti di Stato. Facendo pagare chi ha sbagliato. Senza coinvolgere chi potrebbe subire gli errori di altri.

O meglio. Tutti ne saremo ugualmente toccati. Ma un po' meno, e non a pioggia. Soprattutto senza aiutare chi ha sbagliato che dovrebbe essere rimosso, non aiutato.

L'articolo di Zingales al link indicato.

 


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