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"Lo stato per sua natura non deve avere quell'unita' di cui parlano alcuni e che quel che si vanta come il piu' grande bene degli stati, in realta' li distrugge: e invero e' il bene di ciascuna cosa che conserva ciascuna cosa." - Aristotele, la politica



Giustizia    

Alfano: i tempi della giustizia italiana

In particolare, voglio segnalare che tali valutazioni non si limitano ad individuare meccanicamente il semplice ritardo nel deposito dei provvedimenti giurisdizionali, che spesso puo' trovare giustificazione nel carico di lavoro del singolo magistrato e puo' non essere espressione di una sua mancanza ai doveri deontologici - Photo courtesy of satty4u
07.10.2008 - pag. 64971 print in pdf print on web

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su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

I

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA DELL’ ON. CICCHITTO ED ALTRI.

R I S P O S T A

In risposta all’Onorevole Cicchitto desidero precisare che i dati che mi accingo ad illustrare si riferiscono ad una casistica che ha gia' superato il vaglio dell’Ispettorato e delle competenti articolazioni ministeriali. In particolare, voglio segnalare che tali valutazioni non si limitano ad individuare meccanicamente il semplice ritardo nel deposito dei provvedimenti giurisdizionali, che spesso puo' trovare giustificazione nel carico di lavoro del singolo magistrato e puo' non essere espressione di una sua mancanza ai doveri deontologici. E infatti l’Ispettorato, prima di formulare al Ministro una proposta di azione disciplinare, accerta scrupolosamente che i ritardi contestati siano ingiustificati, reiterati e di notevole entita'.

Cio' premesso, e passando ad illustrare i dati numerici che mi sono stati richiesti, faccio presente che nell'anno 2006 il Ministro della Giustizia ha esercitato l'azione disciplinare nei confronti di 19 magistrati, appartenenti a diversi uffici giudiziari, nei cui confronti sono emersi numerosi e consistenti ritardi nel deposito di provvedimenti giurisdizionali, sia nel settore civile che in quello penale.

In particolare, nell’anno 2006;

- e' stato contestato un ritardo nel deposito superiore a 4 anni per 7 sentenze penali;

per 129 sentenze penali e' stato contestato un ritardo tra 500 e 1000 giorni, per 1052 il ritardo contestato e' tra 300 e 500 giorni, per 91 vi e' un ritardo tra 100 e 300 giorni.

Nello stesso anno e' stato contestato un ritardo tra 300 e 500 giorni per 6 decreti 2 applicativi di misure di prevenzione e 13 ordinanze in materia penale con ritardi inferiori ai 300 e 500 giorni ;

Quanto al settore civile, nel 2006 vi sono state 2 sentenze per le quali e' stato contestato un ritardo superiore a 8 anni; una con un ritardo superiore a 1500 giorni;

una con ritardo superiore a 1000 giorni; 252 con ritardo nel deposito tra 500 e 1000 giorni e, infine, 1740 sentenze civili con un ritardo tra 300 e 500 giorni. Vi sono state, inoltre, 1108 ordinanze in materia civile con ritardi contestati tra 300 e 500 giorni e 598 decreti in materia penale con ritardi contestati tra 300 e 500 giorni.

Nell'anno 2007 il Ministro della Giustizia ha esercitato l'azione disciplinare nei confronti di 9 magistrati, appartenenti a diversi uffici giudiziari, per ritardato deposito di provvedimenti giurisdizionali nel settore penale.

I ritardi contestati oscillano tra i 300 e i 700 giorni e, in alcuni casi, superano i 1500 giorni.

I provvedimenti in questione sono costituiti da 3 sentenze penali con ritardo contestato superiore a 1500 giorni; 18 sentenze penali con ritardi inferiori a 100 giorni, 339 con ritardi tra 100 e 300 giorni e 3 con ritardi tra 300 e 500 giorni.

Nello stesso anno sono stati contestati ritardi anche per 10 decreti applicativi di misure di prevenzione, 3 provvedimenti in materia di gratuito patrocinio, 9 ordinanze in materia penale e 3 casi di ritardo nel deposito che hanno determinato la scarcerazione di soggetti detenuti.

Quanto al 2008 faccio presente che dal mese di gennaio ad oggi il Ministro della Giustizia ha esercitato l'azione disciplinare nei confronti di 13 magistrati
. Preciso, al riguardo, che dal 7 maggio 2008 e cioe' da quando mi sono insediato presso il Dicastero della Giustizia, ho ritenuto di dover promuovere l’azione disciplinare nei confronti di 11 magistrati, a carico dei quali sono emersi numerosi e consistenti ritardi nel deposito di provvedimenti giurisdizionali, sia nel settore civile che in quello penale.

I ritardi contestati nel 2008 oscillano tra i 300 e i 700 giorni - sono superiori a 500 giorni soprattutto per le sentenze penali – e, in alcuni casi, superano i 1500 giorni.

3 I provvedimenti in questione deposito sono costituiti da 1414 sentenze penali, 77 decreti applicativi di misure di prevenzione, 1701 ordinanze civili, 1081 sentenze civili. Rilevo che assai preoccupanti appaiono i ritardi, superiori ad otto anni, contestati in relazione al deposito di 3 sentenze penali, considerato oltretutto che tali inadempienze hanno determinato la scarcerazione degli imputati per decorrenza termini.

I dati che ho illustrato sono indubbiamente allarmanti e testimoniano come forse sia soprattutto il settore civile quello che mostra piu' evidenti segni di sofferenza. Voglio, comunque, rassicurare gli interroganti che e' mio intendimento sottoporre a costante monitoraggio i tempi di deposito dei provvedimenti giurisdizionali ai fini del tempestivo esercizio dei poteri di mia competenza.


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"Lo stato per sua natura non deve avere quell'unita' di cui parlano alcuni e che quel che si vanta come il piu' grande bene degli stati, in realta' li distrugge: e invero e' il bene di ciascuna cosa che conserva ciascuna cosa." - Aristotele, la politica








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