"If a man does not learn, he cannot know his duty towards his neighbour" Mencio filosofo cinese
Bollino
La proprietà intellettuale nella società dell'informazione. L'illegittimità del bollino SIAE nella giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee
Università di Camerino 9 giugno 2008 ore 14.30 - Polo Informatico
Relatore: avv. prof. Andrea Sirotti Gaudenzi Lunedì 9 giugno 2008 dalle ore 14.30 alle 17.30
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Nel quadro del Modulo "J. Monnet" in GLOBALISATION AND THE COMMUNITY APPROACH FOR AN INFORMATION SOCIETY. CURRENT GENERAL LEGAL FRAMEWORK, la Facoltà di Scienze e Tecnologie ed il Corso di Laurea in Informatica, promuovono un seminario di approfondimento in tema di proprietà intellettuale dal Titolo "La proprietà intellettuale nella società dell'informazione. L'illegittimità del bollino SIAE nella giurisprudenza della Corte di Giustizia delle Comunità Europee". Previsto per Lunedì 9 giugno dalle ore 14.30 alle 17.30, il seminario dopo l'introduzione dell'Avv. Sandro Di Minco, Titolare del citato Modulo, vedrà, in veste di relatore, il Prof. Avv. Andrea Sirotti Gaudenzi, docente presso il Campus romano dell'Università di Malta, editorialista del Sole 24 Ore ed autore di rilevanti pubblicazioni in materia. Andrea Sirotti Gaudenzi è l'avvocato che ha condotto vittoriosamente la battaglia giudiziaria che ha portato al pronunciamento della Corte di Giustizia sul celebre "caso Schwibbert", nell'ambito del quale la Corte stessa ha ritenuto che le norme e le regolamentazioni tecniche che prevedono "l'obbligo di apporre sui dischi compatti contenenti opere d'arte figurativa il contrassegno SIAE in vista della loro commercializzazione nello Stato membro interessato, costituiscono una regola tecnica che, qualora non sia stata notificata alla Commissione, non può essere fatta valere nei confronti di un privato". Infatti, è stato sottolineato che tutte le norme nazionali in tema di contrassegno SIAE avessero introdotto vere e proprie "regole tecniche" nell'ordinamento italiano, in contrasto con quanto previsto da una direttiva comunitaria (la direttiva del Consiglio 83/189/CEE del 28 marzo 1983), che prevede che ogni Stato membro che intenda adottare una normativa tecnica debba procedere alla notificazione del progetto legislativo alla Commissione delle Comunità europee. A tal proposito, i Giudici del Lussemburgo hanno rilevato che l'Italia non ha mai adempiuto l'obbligo di notifica e, quindi, consolidando il proprio orientamento (sent. "Bic Benelux") ha dichiarato "nulle" le norma nazionali in tema di "bollino".
05.06.2008 Spataro Uni. Camerino
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