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Deontologia    

Diffide di avvocati e violazione del codice deontologico: un esempio francese

Decoro e' una parola importante - Photo credit to tatlin
18.04.2008 - pag. 51654 print in pdf print on web

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I

Il codice deontologico e' il risultato di un processo lungo. In realtà anni fa non esisteva, e c'erano solo regole ampie sulla cui vigilanza gli ordini si pronunciavano.

Si volle codificare meglio tali regole, per facilitare l'uniformità. Da allora c'e' stato un aumentare naturale di ipotesi, casi, previsioni, con articoli che sono diventati enormi.

Pero' una materia e' rimasta uguale: il richiamo al decoro della professione.

Come qualcuno di voi sa ho avuto il piacere di lavorare con mio padre anni fa, quando lui era un civilista con piu' di 50 anni di esperienza.

Le diffide erano il succo di questa esperienza. In forza di tal documento ti invito a provvedere entro x giorni. Punto. Nulla piu'.

Non ci sono valutazioni, non termini che potessero spaventare, non inviti a sbrigarsi entro poche ore.

"il mio cliente afferma che tu sia obbligato in forza di questi documenti, e ti invito ad adempiere".

L'esperienza era padrona del tono e del contenuto. Il migliore cliente e' la controparte che decide di rivolgersi a te, risolti i problemi, per le proprie questioni personali, non perche' tu sia stato debole, ma perche' tu sei stato serio nel risolvere la questione.

Di questo ho avuto una lezione meravigliosa, che qui condivido con voi.

Nella lista di civile anche alcuni avvocati si sono lamentati dei toni utilizzati nelle diffide, e sui blog le persone cominciano a lamentarsi dei metodi non ortodossi di vari avvocati.

Tutto questo per dire che un avvocato francese e' stato sospeso per sei mesi e interdetto per dieci anni per diffide dal tono sbagliato. 

Stavo leggendo il blog di Minotti, e ho visto citato questo provvedimento. Sarebbe opportuno che gli ordini italiani si conformassero quanto prima, la maleducazione oramai dilaga. Non ci si chieda poi perche' non si possono vedere gli avvocati, se le lettere di diffida che mandano sono troppo spinte.

L'avvocato sanzionato mando' troppe diffide nel tono sbagliato. "Ma avrebbe calcato troppo la mano con minacce sproporzionate e, per giunta, avrebbe fatto confluire i pagamenti ricevuti sul proprio conto privato".

Questo scritto e' destinato ad avvocati che sanno che e' possibile incassare personalmente, salvo poi girare al cliente.

Cio' non toglie che le valutazioni proposte al link indicato sono da considerare molto molto attentamente. 

Ma perche' gli avvocati sono tentati dal lasciarsi prendere la mano ?

Per far contenti i clienti. Una bella letteraccia, ci vuole. Ed eccola.

Una volta i giudici dicevano in udienza all'avvocato giovane un po' sopra le righe: "Avvocato, non sposi la causa del suo cliente".

Era quando giudici ed avvocati avevano il coraggio di educarsi all'esercizio dell'azione giurisdizionale, nella consapevolezza che nessuno e' perfetto e tutti possono imparare dai consigli.

Ora ? Tutti saputi e perfettamente preparati ? Possibile che la controparte abbia solo torti ? O la giustizia e' qualcosa di differente dal bianco o dal nero ?

 

 

 


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