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Pubblicità informativa, class action e avvocati: internet e youtube per far valere i diritti

Diritti e prassi devono andare d'accordo.
07.02.2008 - pag. 51166 print in pdf print on web

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su studi di legal design e analisi testuali e statistiche

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Si puo' affermare in Italia il diritto di chiunque per avviare una class action e vanificare nel concreto tale diritto ?

Vediamo insieme come si puo' usare internet per informare.

 

Gli avvocati come strumento costituzionale di esercizio dei diritti dei cittadini.

E' una affermazione sottolineata correttamente da Michelina Grillo, Oua, piu' volte nel 2007.

Un cittadino ha bisogno di un avvocato per far valere i propri diritti. L'avvocato svolge un compito di esercizio del potere giudiziario, potere diffuso per sua natura.

La normativa sulla class action consentiva, inizialmente, solo alle associazioni dei consumatori di agire. Gli avvocati avrebbero dovuto "essere assunti" dalle associazioni per perorare una causa.

Abbiamo registrato qualche video sul punto. Non sara' stato il nostro video, ma la tesi principale era l'assurdo di dare una azione come la class action alle sole associazioni.

Oggi tutti gli avvocati possono avviare class action. Ma come potranno fare, se non informando ?

 

Parmalat

Parmalat ma non solo: ci sono notizie di avvocati che hanno ottenuti migliaia di incarichi. E' utilissimo per tutti: i costi singolarmente scendono e le tesi comuni non ripetute mille volte. Il processo puo' essere piu' veloce. La competenza del singolo avvocato deve esserci, semplicemente.

Ma si deve far sapere che qualcuno sta sostenendo un diritto in giudizio. Come ?

Per il caso Parmalat molti hanno cominciato ad informare discretamente via internet. Alcuni, grazie alla pubblicità informativa, hanno anche ottenuto incarichi da parte di chi li ha conosciuti.

Ci hanno guadagnato tutti.

 

La pubblicità informativa

Non voglio commentare il codice deontologico. Ci sono persone ben piu' esperte di me. Ma ha senso vietare l'uso di internet a chi internet lo sa usare, nell'interesse della professionalità, dei clienti, della celerità del processo ?

Come sarebbe possibile avviare una causa collettiva senza una informazione sul punto ? L'informazione deve essere solo testuale ? Non si puo' dire quello che si scrive ? Perche' un video deve fare tanta paura solo perche' arriva direttamente agli interessati ?

Ricordiamo che non c'e' nessuno obbligato a sorbirsi un video su internet. Si sceglie di vederlo, non e' mai una sopresa.

O vogliamo impedire l'uso di skype agli avvocati perche' l'email e' piu' decorosa ? Cosa ha un video diverso da uno scritto, cosa una telefonata da una email ?

 

Video e informazione

Certo, siamo i primi noi ad aver segnalato pubblicità di avvocati americani oltre le nostre regole, come anche video stupendi che sono informativi e utilissimi.

E' possibile impedire a priori che qualcuno commetta un reato ? Si', ma impediremmo a tutte le persone libere di esercitare la propria libertà. E impediremmo di migliorare quello che abbiamo attorno.

Qualche mese fa un giornalista di un noto quotidiano mi chiedeva di parlargli dello stato dei video su youtube. Nella nostra chiacchierata mi sottolineava come in alcune regioni del nord ci sia di fatto un ostracismo di fatto. Preannunciato, mai scritto, ma esistente, contro l'uso dei video.

Signori: una pubblicità testuale puo' essere molto peggiore di un video. Il video, da solo, non e' peggiore di una pessima pubblicità su un quotidiano della free press (come abbiamo già segnalato altre volte).

 

Solo conoscendo si possono esercitare i diritti

Internet viene usata da tutti per conoscere i propri diritti. Vogliamo lasciarlo solo a siti di informazione o ai professionisti che il diritto lo devono conoscere ?

Come faccio a sapere se un professionista e' preparato ? Ascoltandolo. Lo scritto glielo puo' dare qualcun altro, il video dimostra meglio quanto conosca la materia, un testo si puo' sempre copiare.

Si deve conoscere il diritto e conoscere chi dovrà far valere il mio diritto.

Senza questi elementi non si va dall'avvocato. Con questi elementi invece l'avvocato puo' fare qualcosa di utile per se', per il cliente, per la Giustizia.

 

Conclusioni

Per proteggere il decoro della professione si rischia di limitare l'uso dei media proprio a coloro che sono piu' preparati.

Curioso.

Oggi che chiunque puo' fare un video glielo lasciamo fare, vietando agli esperti di parlare nel rispetto dei limiti del codice deontologico ?

Questo e' il punto. Le persone continueranno a cercare informazioni su internet, e sempre piu' in video.

Vogliamo togliere occasioni di lavoro ai professionisti che informano ? Le piglieranno altri.

Giornalisti o comici di professione potranno denunciare abusi, ma gli avvocati come possono far valere quei diritti, se i clienti non possono sapere chi li sostiene ?

Nel video al link Beppe Grillo intervistato su Tanzi e Parmalat.


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