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Corte costituzionale    

La lettera di dimissioni di Vaccarella dalla Corte Costituzione (poi respinte)

Comunicato stampa
08.05.2007 - pag. 42115 print in pdf print on web

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8 maggio 2007
Consulta: il Presidente Marini legge in Aula la lettera del giudice Vaccarella

In apertura della seduta antimeridiana del 3 maggio il Presidente Marini ha dato lettura della seguente lettera che il giudice costituzionale, professor Vaccarella, ha invitato alle istituzioni, comprese le Camere, secondo una richiesta avanzata nella Conferenza dei Capigruppo:
«La stampa ha dato recentemente notizia di dichiarazioni rese da taluni Ministri della Repubblica, e da un Sottosegretario, dalle quali si evince la considerazione in cui costoro tengono - quale "serva" del potere esecutivo - la Corte costituzionale. Nell'indifferente silenzio delle Istituzioni ed in assenza di qualsiasi smentita - che, per essere credibile, sarebbe dovuta immediatamente intervenire con la nettezza ed il risalto consoni alla inaudita gravità delle dichiarazioni - non posso che rassegnare le mie dimissioni da Giudice costituzionale, a tutela, quanto meno, della mia dignità personale».

In relazione all'evolversi della vicenda la Conferenza dei Capigruppo assumerà le proprie determinazioni su un eventuale intervento del Governo in Senato.


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