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Lavoro    

Call center: la circolare

Call-center

Emanata la circolare sull'impiego del lavoro a progetto.

Con la firma della circolare sulle "collaborazioni coordinate a progetto", il Ministro del lavoro On.le Cesare Damiano, interviene in una materia assai delicata e controversa, quella relativa all'utilizzo delle collaborazioni coordinate a progetto nel settore dei call center, fornendo indicazioni sull'attività degli ispettori del lavoro. E' infatti questo uno dei settori a più alta occupazione giovanile scolarizzata, con una tipologia di contratto caratterizzato da precarie condizioni di lavoro.

* Circolare n. 17 del 14/06/2006

* Comunicato stampa

16.10.2006 - pag. 29965 print in pdf print on web

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Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Ministero della Solidarietà Sociale UFFICIO STAMPA COMUNICATO STAMPA Call-center e lavoro a progetto: nota sulla Circolare n. 17 del 14/06/2006 Con la firma oggi della circolare sulle “collaborazioni coordinate a progetto”, il Ministro del lavoro On.le Cesare Damiano, interviene in una materia assai delicata e controversa, quella relativa all’utilizzo delle collaborazioni coordinate a progetto nel settore dei call center, fornendo indicazioni sull’attività degli ispettori del lavoro. E’ infatti questo uno dei settori a più alta occupazione giovanile scolarizzata, con una tipologia di contratto caratterizzato da precarie condizioni di lavoro. La Circolare n. 17 del 14/06/2006 definisce i tipi di impiego consentiti con le collaborazioni a progetto limitatamente a quelli cosiddette “out bound”, tipicamente rappresentate dagli operatori dedicati a campagne promozionali limitate nel tempo, per le quali essi hanno ampia possibilità di predeterminare il contenuto, l’intensità e le modalità della loro prestazione lavorativa. Diversamente, la circolare identifica nel cosiddetto “in bound “ quell’ambito cui sono tipicamente adibiti gli addetti al “customer care” ed all’assistenza “online.” Questi lavoratori svolgono un’attività di cui non possono predeterminare contenuto e modalità, limitandosi alla risposta telefonica di cui essi rappresentano il terminale passivo. La circolare a questo proposito chiarisce che tali modalità dovranno essere assimilate al lavoro subordinato e, di conseguenza, gli ispettori dovranno agire nel caso riscontrino usi contrattuali impropri. Tuttavia, proprio le complesse condizioni del mercato e la necessità che esso si sviluppi secondo regole uniformi e trasparenti, rendono necessaria una fase preliminare di informazione e di accompagnamento al sistema delle imprese cui si dedicheranno le competenti strutture regionali e provinciali del Ministero del lavoro, dell’INPS e dell’INAIL. Roma, 14 giugno 2006


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