Oggi alle 12.30 su RaiUtile la nostra Elena Calice sui Pacs *

Chiamata per parlare de iure di Pacs, richiedendo espressamente un esperto in materia che non fosse schierato politicamente, la "nostra" curatrice di Notarile ha partecipato spiegando la normativa vigente e di altre nazioni.

Purtroppo gli altri ospiti, non essendo giuristi ma politici, dovevano sollecitare argomentazioni ideologiche su come poter modificare il diritto applicato, ma non potevano rispondere a semplici domande quali:

"Se si stipula un pacs perchè non si vuole il matrimonio (anche solo in Comune), perchè automaticamente si devono avere diritti di successione o adozione al pari dei coniugi ?"

Quello che gli stessi promotori dei pacs dimenticano è che le persone possono non volere rapporti stabili: è per questo che esistono i pacs. In Inghilterra per esempio basta comunicare in Comune di non convivere piu', e cessano tutti i diritti.

In Italia invece l'obiettivo non è dare diritti alle coppie di fatto, quanto permettere alle coppie omosessuali di avere un loro matrimonio.

Ma sono due ipotesi che proprio politicamente andrebbero distinte, per non applicare agli eterosessuali conviventi proprio quei doveri che concordemente non vogliono.

Sarà una puntata formidabilmente vivace, dove la "nostra" ha saputo mettere alla luce le opinioni politiche, non giuridiche, degli esponenti dell'unica area politica presente in studio a sua insaputa.

Dimostrazione che oggi, più che mai, è difficile parlare anche di una sedia, senza chiedersi se sia di destra o di sinistra, e senza arrivare a qualcosa di utile per la collettività.