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"Preferisco che sbagliate rischiando, piuttosto che essere inutili replicanti che nessuno ascolta" - Mons. Nunzio Galantino



O tempi o more    

Arriva la via crucis, tra Panama, Groenlandia, Dazi e il piano europeo di riarmo per 800 miliardi

L'Europa e' pronta ad affrontare un mondo che cambia repentinamente.

05.03.2025 - pag. 99419 print in pdf print on web

L

L'Unione Europea non ha un ministro degli Esteri. La politica estera se la fa ogni nazione, ci si sente, qualche volta ci si accorda, ma poi alla fine ognuno parla con la propria voce.

E' per questo che noi Italiani riusciamo a seminare là ove altri non osano: in Africa, ad esempio.

In questi ultimi giorni prima della via crucis, che il Papa sta già percorrendo, siamo felici di sapere che il mondo diventa più sicuro.

Gli USA ovviamente sanno rassicurarci prima dei cinesi o dei russi.

Panama sotto controllo.

La Groenlandia sarà finalmente americana prima che di altri.

In caso di Dazi in risposta a quelli USA, gli USA imporranno altri Dazi. I canadesi rispondono: basta rapporti commerciali con gli USA. Ingenui.

L'Europa mette sulla bilancia 800 miliardi per il riarmo.

Evidentemente le attuali politiche sugli armamenti impongono un riarmo.

Cosi', tanto per, giova ricordare il totale complessivo stanziato dall'UE per il PNRR attraverso il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) è di 723,8 miliardi di euro, di cui 385,8 miliardi in prestiti e 338 miliardi in sovvenzioni.

V. anche: Next Generation EU (NGEU) ha stanziato un totale di 750 miliardi di euro per sostenere la ripresa economica e la resilienza degli Stati membri dell'Unione Europea in risposta alla crisi pandemica

Soprattutto l'Italia (fonte perplexity e mistral genai, che allucinano su numeri e totali):

PaeseTotale Stanziato (in miliardi di euro)Sovvenzioni (in miliardi di euro)Prestiti (in miliardi di euro)
Italia 191,5 68,9 122,6
Spagna 69,5 69,5 0
Francia 39,4 39,4 0
Germania 25,6 25,6 0
Polonia 23,9 23,9 0
Grecia 17,8 17,8 0
Romania 14,2 14,2

0

Ecco i numeri.

L'Europa non ha una propria politica estera, ma nel Trattato costitutivo abbiamo un auspicio di spese militari in comune sotto l'ombrello della Nato. Cosa che impedirà di reagire in caso di invasione della Groenlandia.

Però potremo inviare soldati europei in Ucraina, in un momento in cui si parla di fermare la guerra.

Tempismo e lungimiranza, avere paura di una pace così dubbia è ragionevole, meglio non fidarsi di nessuno. Quindi altro che piano post covid, abbiamo piano post pace para bellum

Mi piace questo mondo.

Era tutto così banalmente chiaro una volta. Ora sì che c'è da litigare per avere una idea propria.

O tempora, o mores ?

Mi sembra più il tempo delle more.

Sempre più anziani non sanno come pagarsi le cure mediche, senza assicurazioni private. Altro che pensione, sono necessarie assicurazioni private per le spese mediche. Visite fissate in pochi giorni.

Qualcuno, timidamente, fa notare che non sarà con quei soldi che avremo un armamento pari alla Russia...

Ho però un dubbio: tutte queste dichiarazioni, prima di un accordo, prima di avere i soldi, solo con intese parziali, saranno vere o sono solo per vedere la reazione della società civile (noi) ?

E con questa frase si entra nell'era dell'illusione di essere interpreti autorevoli del futuro:

"Viviamo in tempi molto pericolosi.

Non serve che descriva la grave natura delle minacce che affrontiamo o le conseguenze devastanti che dovremo sopportare se quelle minacce si realizzassero.

Siamo in un’era di riarmo.

E l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente la spesa per la difesa".

Von der Leyen

I bambini che vedono la concretezza dei loro condizionali e delle loro ombre.

    
       
       
       
       
       
       
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05.03.2025 Valentino Spataro

Valentino Spataro

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