Alessandro Vitale su Linkedin:
Google ha annunciato che la sua alternativa a ChatGPT, chiamata Bard, è da oggi disponibile in più di 180 Paesi al mondo!
Sono pochissimi i Paesi in cui non si può ancora usare... quelli dell'Unione Europea.
Pare che i motivi per cui Google abbia deciso di non renderlo disponibile in Europa siano da ricondurre al GDPR.
Nella loro scelta avrà pesato il fatto che in Europa, grazie all'attuale GDPR, un burocrate può minacciare un'azienda straniera di una multa pari al 4% del fatturato senza prima fare un'istruttoria?
In questi giorni si leggono molti messaggi positivi perché l'AI Act, la proposta di legge europea sull'AI, ha fatto un altro passo avanti.
Pedro Domingos, professore di AI dell'Università di Washington e autore del libro "L'algoritmo definitivo", anche noto per le sue posizioni nette e caustiche, lo definisce l'ennesimo tentativo europeo di perdere il treno dell'AI.
Noi europei continuiamo a concentrare le energie su come limitare l'AI e nel frattempo non abbiamo fatto niente per svilupparne una versione autoctona, al punto che siamo completamente dipendenti da quella che ci propongono le aziende straniere.
Che da parte loro ci stanno incominciando a far capire che se la loro versione di AI non ci va bene possiamo anche farne a meno e restare nel Medio Evo, mentre 180+ Paesi al mondo continuano a progredire.
Sarà il caso di discuterne?
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Alessandro Vitale
CEO & Founder at Conversate