"La tragedia di questo paese non sono i deliquenti, ma quelli che sostengono i deliquenti" - Piercamillo Davigo
Ruota
Una culla per la vita salva un bambino. Contro il rigore fine a se' stesso.Grazie alla donna che l'ha portato alla Mangiagalli.
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N
Nel medioevo era la ruota. Aprivi la ruota, vi posavi il bimbo insieme a qualche oggetto, giravi la ruota e suonavi la campana del convento. E andare via. E il bimbo guadagnava la vita mentre la donna che l'aveva partorito poteva lasciarlo libero in mani sicure. Io penso sempre al diritto di chi afferma dura lex sed lex. L'abbandono di un minore per strada è reato, l'affidare a sconosciuti esperti è una sofferenza che si affronta con la forza di rispettare la vita. Il figlio è tuo, devi tenertelo. Sarebbe facile scrivere una regola cosi'. Ma una madre che non vuole un figlio è concepibile ? Sfortunatamente per alcune è cosi', sarebbe sciocco non tenerne conto. Sia chiaro, la legge va applicata. Ma è raro che l'applicazione non richieda interpretazioni, e queste possono essere parziali per mille ragioni. E' per questo che esistono vari gradi di giudizio. Tanti. Di norma sono tanto più numerosi quante le norme sono scritte male, e qualcuno ritiene che vengano applicate male. La dialettica processuale e tra norme dovrebbe essere sempre considerata una ricchezza. Così come il confronto tra principi, diritti umani e problemi quotidiani. Un figlio ha diritto ad un genitore. Può una donna rifiutarsi di fare il genitore ? Secondo le norme internazionali deve garantire il diritto al neonato assumendosene gli impegni. Poi altre norme, superiori, direttamente frutto della misericordia divina, puntano a risolvere contrasti nell'interesse di tutti. Sarebbe facile occultare un neonato per non accettare leggi più rigorose. E se qualcuno pensa che sto parlando di altro, è vero: sto parlando di valutare pro e contro in modo che la valutazione appaia, non solo sia, indipendente e autorevole. E qui l'unico punto centrale è che la donna sa perche'. Noi non vogliamo saperlo, ma vogliamo darle una opportunità. E' la differenza tra un diritto per la promozione civile dei cittadini e delle imprese contro un diritto che deve insegnare alle persone a rispettare i diritti altrui, costi quello che costi. Le donne che lasciano ad altri il proprio neonato sono donne straordinarie. Donne che scelgono una sofferenza per evitarne una peggiore. Ci vuole una maturità delicata e solitaria. Grazie per averlo fatto. So di tanti teen ager che pretendono il diritto di avere una sessualità completa e di abortire. A loro ho sempre detto che se vogliono la libertà devono assumersi anche le responsabilità. Se non vogliono un figlio, l'aborto non è l'unica via. Purtroppo pero', in barba alla legge, troveranno solo persone che insisteranno che abortire è un loro diritto e possono esercitarlo a prescindere, è tutta colpa dei maschi che se ne fregano. La verità è che ogni donna sa che volere un parto è anche evitare di scegliere di affidare ad estranei un figlio. Non sarò io a imporle a tutte, nè a consigliarlo a nessuna. Ognuna usi la propria testa e valuti. Vedere, non vedere. Non scegliere è impossibile. Nascondere la verità non dura per molto, ma è irreversibile. Scegliere è crescere. Noi diventiamo sempre le scelte che facciamo. E possiamo diventare migliori facendo molto più di quello che il diritto vieta o consenta. Dura lex sed lex non è solo Critone e il rispetto delle norme. E' anche interpretazione e visioni più ampie di quello delle leggi più innovative. E, per dirla tutta: il fine non giustifica mai i mezzi. Questo è il diritto bello da commentare. Il diritto di abbandonare qualcuno per evitare di peggio. Questo è duro. L'articolo su Avvenire 11.04.2023 Valentino Spataro Avvenire Link: https://www.avvenire.it/vita/pagine/marina-casini-
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