Con l'enfasi dei 10 anni del Papa viene segnalato il primo episodio podcast del Papa.
Vorrei dire a tutto il mondo della Chiesa che non esiste solo YouTube per il video, nè Spotify per l'audio.
I podcast, più dei video, sono audio che sono scaricati da un indirizzo che ne gestisce l'indice.
Questi indici, di norma, sono pubblici e condivisi.
Usate piattaforme aperte, che lasciano liberi la condivisione della "Parola".
Spotify invece gestisce tutto internamente, senza aiutare la condivisione su altre piattaforme.
Quindi "verrai ascoltato" solo da coloro che visitano il tuo sito o Spotify: una gran perdita di viralità e naturalmente di controllo apparente, perchè l'aggiornamento del feed ti permette di controllare anche la diffusione virale.
Detto questo, l'episodio che ascoltiamo nasce nella forma di intervista, con tagli, inserti di terzi.
Rientra nel tipico podcast che chiamo editoriale, collegato ad una radio, tv; il progetto ancora da valutare nella portata e durata.
Attualmente i contenuti "prodotti" dal Papa sono diffusi su tante piattoforme in modo non completo, con le più varie categorizzazioni che portano altri vantaggi.
Sicuramente giovedì ne parlerò con gli studenti dell'Accademia di Brera, nuove tecnologie, al mio corso di Strategie di Podcast. Si'. Una gran bella novità che porterà contenuti e metodologie ancora non raccontate sul web e che sono già in fase di raccolta per gli aspiranti podcaster.
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