Polizze | 2022-06-21 - Pdf - Stampa |
Polizze Cyber Risk e il rischio guerra |
Munich Re sembrerebbe risolvere un possibile contrasto. Forse la cura potrebbe non essere indolore Fonte: Insurancetrade.it
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Quale rapporto c'è tra gli "attacchi informatici", anche umani, e la guerra ?
Esiste una relazione tra il numero maggiore di attacchi, da sempre in crescita, ma maggiormente per la pandemia, con la guerra ?
Gli operatori del settore sono tutti capaci di recuperare le copie di sicurezza; a volte riescono a individuare correttamente il punto di accesso, ma ugualmente non posso prevedere il prossimo punto di accesso.
Ma con più enfasi difficilmente riescono a individuare la fonte dell'attacco. Molta prudenza perchè in situazioni tese è facile ingannare, fuorviare, far apparire la provenienza di un attacco da una fonte magari ignara.
Peggio: le fonti possono essere multiple, coordinate, pur inconsapevoli. Ma sempre orchestrate. I soldi girano anonimi con le crypto, opportunamente trattate al momento dell'incasso su banche compiacenti.
Insomma, anche il "follow the money" non aiuta.
E' per questo che l'esclusione della clausola "atti di guerra" dalle polizze cyber, che Munich Re si appresterebbe a introdurre, potrebbe rivelarsi un boomerang, potendo diventare difficile appurare se si tratti di un attacco criminale privato o un atto ostile di una nazione.
Vale la pena approfondire alla fonte l'articolo, al link sotto indicato.
Ancora una volta la collaborazione tra i consulenti legali e informatici, che sappiano parlare una lingua comune, diventa un investimento per consulenti e destinatari della consulenza.
dott. Spataro