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Democrazia    

La democrazia sedata e il 20% di cittadini ad oltranza

Straordinario risultato

13.06.2022 - pag. 95924 print in pdf print on web

C

Colpevoli. Complici e illiberali.

Tutti coloro che non hanno parlato dei referendum e del voto.

Un comportamento inaccettabile, indice di una democrazia non malata, ma attaccata alle macchine.

Macchine che decidono quanto respirare e quanto dipendere da esse.

Pure elencando chi non si allinea alla comunicazione "dominante" voluta da pochi, comunicazione che peraltro demonizza il diverso.

Fantastico.

In tutto questo contesto le uniche parole fresche vengono da Papa Francesco.

Gli altri, e le polemiche sterili sollevate per nascondere accordi sottobanco, stanno lavorando contro i problemi che loro stessi hanno sollevato. Inflazione, guerra: non sono problemi nati con le persone ma dalle politiche commerciali e internazionali decise dall'alto.

Sia ben chiaro: questa guerra e questa crisi economica non vengono dal basso. Ma dai decisori.

E parlano promettendo di risolvere fra 20 anni quello che è un problema creato ora da loro.

Votare ai referendum era un dovere, anche per dire no. Ho dato no e si'.

Ma il segnale è che in una democrazia sedata artificialmente c'è un 20% di persone che non delegano il proprio cervello.

Il diritto ? Piegato da inesperti e da estremisti. Il Diritto è un'altra cosa. Non cerchiamo all'esterno colpevoli. I primi siamo noi ad accettare che si banalizzi e si estremizzi tutto.

Sotto il profilo informatico una lezione: firmare a distanza per un referendum non lo rende più facile da vincere.


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