Un votante, la famiglia, i vicini.
Una cabina vicina alla sagra.
Per votare si entra in cabina, si aspetta di sentire alle spalle che si sposta la tenda, appena poco, in modo che possano controllare il voto sul cellulare appena dissigillato, e dopo da tenere fino a scrutinio nella busta isolante.
Voteranno come concordato. Verranno controllati in diretta. E tutto sarà perfettamente registrato.
Ma violato il voto segreto in nome del voto di scambio.
Una audace ricostruzione che spero ispiri altri a proporre altre ipotesi.
Buona lettura del racconto (pochi minuti piacevoli).
cito
Dalla Mozione sul Voto Elettronico approvata dalle Assemblee GII del 16 novembre e GRIN (del 29 ottobre 2021:
“Il 9 luglio 2021 il Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro per l’Innovazione Tecnologia e la Transizione Digitale, ha approvato un decreto per la sperimentazione del voto elettronico in Italia, con le relative linee-guida, che punta a valutare modalità di espressione del voto in via digitale per le elezioni politiche ed europee e per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione.
Successivamente, l’ambito della sperimentazione è stato esteso alle elezioni regionali e amministrative, con l’obiettivo di consentire la prima sperimentazione già nel 2022. Il decreto prevede che il voto venga espresso mediante una web application a cui l’elettore può accedere con qualsiasi dispositivo digitale collegato alla rete internet. Lo scopo dichiarato è quello di agevolare la possibilità di voto degli italiani all’estero e degli elettori fuori sede per motivi di lavoro, studio o cure mediche”.
La comunità informatica italiana considera suo dovere sottolineare i rischi che accompagnano l’uso del voto elettronico nelle elezioni politiche. Pur ribadendo la necessità della ricerca su sistemi elettorali sicuri, riteniamo doveroso – sulla base degli innumerevoli risultati scientifici raccolti in questi anni – sottolineare i rischi di voto di scambio, di attacco e manipolazione (a fronte di un incerto aumento della partecipazione elettorale, allo stato attuale delle ricerche ancora non dimostrato), ma anche i rischi connessi a un modello elettorale in cui il cittadino non è grado di convincersi della veridicità del risultato delle elezioni e la conoscenza necessaria per i controlli è patrimonio solo di un ristretto gruppo di persone”.